La maggioranza dei commentatori politici non riteneva utile il voto a Trump, come Presidente degli Stati Uniti. Sono diversi anni che le previsioni elettorali si sono dimostrate sbagliate, vedi Francia, Spagna, Italia e Paesi dell’Europa Centrale.
E’ lecito domandarsi il perché. Secondo me, da quando il Mondo è diventato globale, è iniziato un processo che porta i popoli a valutare i rapporti tra il proprio Paese e il resto del mondo. Si dà più importanza a ciò che lascia intravedere il futuro che alle differenze ideologiche. Si sta concretizzando la fine della triade destra-centro-sinistra, che ha rappresentato più geometria che politica e che, secondo Severgnini, è stato un cattivo esempio.
Questo sintetico giudizio si può dedurre dal comportamento tenuto, negli ultimi anni, dagli Stati più importanti,come Cina, Russia, India, Paesi del Brics e, in modo non chiaro, dagli Stati Uniti. Trump, appena eletto, ha affermato che il compito della Nato è venuto meno da quando il Mondo non è più influenzato dai due imperialismi contrapposti, quello sovietico e quello americano. Perciò, secondo Trump, che ha ripreso un concetto di Kissinger, “parlare di adesione dell’Ucraina alla Nato è un problema superato”. Questa posizione ha provocato la disponibilità di Putin ad incontrare Trump, lasciando intravedere una prossima fine del conflitto Russia-Ucrania.
La storia dimostra che i movimenti politici nacquero per far fronte ai problemi creati dall’inizio dell’industrializzazione, in particolare lo sfruttamento dei lavoratori e quello degli affittuari da parte dei padroni del territorio. Potremmo parlare di movimenti verticali: poveri sfruttati contro ricchi sfruttatori. I Movimenti politici utilizzavano la forza di ideologie, di ideali e anche di Religioni, per chiedere consensi. E nacquero i Partiti: socialista, comunista, liberale, repubblicano, socialdemocratico, popolare e, in Italia, la Democrazia Cristiana. Con la caduta del Muro di Berlino, iniziò un processo che ha portato all’essiccamento delle ideologie e a dare più importanza alle condizioni economiche e ai diritti civili dei popoli.
Dall’inizio della globalizzazione, i problemi dei popoli vengono influenzati dai processi economici delle varie zone del Mondo e dalla forza di penetrazione della Cina, della Russia, degli Stati Uniti, dei Paesi del Brics e dai rapporti tra gli Stati. Le zone del mondo vengono valutate in base alle loro condizioni socio-economiche e alla capacità di influenzare le altre zone del mondo. In questo processo, la Cina, anche per i rapporti istaurati con i commercianti del mondo occidentale, ha invaso, con i suoi prodotti, i mercati. La gara tra i popoli da politica è diventata commerciale.
All’interno dei Paesi democratici, il giudizio sugli aspiranti governanti è influenzato dalla capacità di apparire utile alla società, non dai richiami alla democrazia e al populismo (vedi ultime elezioni negli Stati Uniti). Anche la difesa dei diritti civili è stata superata dalle prospettive economiche dei Paesi. Nella logica politica precedente, Trump era inadeguato, tanto da essere sconfitto alle elezioni presidenziali del 2020. Nel 2024, valutando gli aspetti e le prospettive della globalizzazione e il comportamento del blocco Cina-Russia e dei Paesi del Brics, considerare l’antipatico Trump utile agli Stati Uniti è stato normale. Le elezioni lo hanno ratificato.