Oltre 1500 monete e circa 500 reperti archeologici sequestrati. Questo lo straordinario bilancio dell’operazione “Antica Cales”, coordinata dalla procura della repubblica presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in collaborazione con il comando carabinieri tutela patrimonio culturale. Ieri pomeriggio, in una delle sale espositive del museo archeologico nazionale dell’antica Capua, dell’anfiteatro e del mitreo di Santa Maria Capua Vetere, si è tenuta conferenza stampa di inaugurazione de “La memoria restituita.
Mostra di reperti sequestrati”, organizzata dalla procura, in collaborazione con il Tpc, curata per la parte scientifica dalla direzione del museo archeologico nazionale dell’antica Capua, dell’Anfiteatro e del Mitreo.
A porgere i saluti istituzionali il sindaco della città di Santa Maria Capua Vetere, Antonio Mirra, Aldo Policastro, procuratore generale presso la Corte di Appello di Napoli, Pierpaolo Bruni, procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, il Soprintendente Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento, Mariano Nuzzo e il tenente colonnello Diego Polio, comandante del comparto di specialità di Roma.
Sono seguiti gli interventi, moderati dal funzionario del Museo Mariangela Mingione, del maggiore Massimo Esposito, comandante Carabinieri Nucleo Patrimonio Culturale, del Procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Messina, Antonio D’Amato, già procuratore della Repubblica aggiunto presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Ingangi, assistente del membro nazionale di Eurojust, della procuratrice di Amsterdam Catherine Mcgivern della Procura di Amsterdam e del direttore del Museo archeologico nazionale dell’antica Capua, dell’Anfiteatro campano e del Mitreo di Santa Maria Capua Vetere, Antonella Tomeo impegnata nella valorizzazione dello splendido Circuito archeologico nazionale dell’antica Capua ma anche degli altri siti che dirige: l’area archeologica dell’antica Cales di Calvi Risorta, il Museo Archeologico Calatia di Maddaloni e il Museo archeologico nazionale dell’Agro Atellano di Succivo.
Al termine del suo intervento il direttore Tomeo ha guidato i presenti in una suggestiva immersione nella storia raccontata dalle vetrine, in mostra fino al 15 gennaio 2025.
Circa quarantacinque i reperti in mostra oltre ad un consistente numero di monete rinvenute in Svizzera in occasione di una perquisizione eseguita a seguito di rogatoria internazionale con la preziosa collaborazione della procura Cantonale di Zurigo, databili tra il VI secolo a.C. e l’VIII secolo d.C.
“Il nostro obiettivo primario è la restituzione della memoria collettiva alla comunità, cercando di sensibilizzare gli istituti scolastici del territorio con iniziative volte alla conoscenza dello straordinario patrimonio archeologico e ad una consapevole riappropriazione della memoria. Ringrazio tutte le Istituzioni e i colleghi che hanno reso possibile questo straordinario momento di confronto e condivisione”, ha dichiarato il direttore de museo archeologico nazionale dell’antica Capua, dell'Anfiteatro e del Mitreo Antonella Tomeo.