Grottaminarda

Olio, verdure, legumi in scatola, conserve di pomodoro, tonno, carne in scatola, alimenti per l'infanzia. E' la per i poveri nella giornata nazionale della colletta alimentare che ha visto dare l'esempio per prima stamane il presidente della repubblica Sergio Mattarella. 

Tra gli 11.600 supermercati d'Italia aderenti all'iniziativa, l'Iper Futura di Grottaminarda in Irpinia dove sono scesi in campo con le casacche del banco alimentare i volontari dell'associazione Impegno e solidarietà, protezione civile flumerese. 

L’iniziativa che durerà tutta la giornata, prevede la presenza di volontari presso i punti vendita aderenti della grande distribuzione organizzata che invitano centinaia di migliaia di persone che vanno a fare la spesa a donare una parte della propria spesa per le persone in difficoltà. 

L’obiettivo di questo evento è sensibilizzare la società civile sul problema della povertà, richiamando ai concetti di condivisione, gratuità e carità e raccogliere alimenti attraverso le donazioni delle persone che vi partecipano secondo il principio educativo “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”.

Condividere i bisogni per condividere il senso della vita

"I poveri hanno ancora molto da insegnare - scrive nel messaggio dedicato a questa giornata Papa Francesco - perché in una cultura che ha messo al primo posto la ricchezza e spesso sacrifica la dignità delle persone sull’altare dei beni materiali, loro remano contro corrente evidenziando che l’essenziale per la vita è ben altro. 

Occorre un cuore umile, che abbia il coraggio di diventare mendicante. Un cuore pronto a riconoscersi povero e bisognoso. Esiste, infatti, una corrispondenza tra povertà, umiltà e fiducia. 

Non dimentichiamo di custodire «i piccoli particolari dell’amore»: fermarsi, avvicinarsi, dare un po’ di attenzione, un sorriso, una carezza, una parola di conforto... Questi gesti non si improvvisano; richiedono, piuttosto, una fedeltà quotidiana, spesso nascosta e silenziosa, ma resa forte dalla preghiera.

Se la preghiera non si traduce in agire concreto è vana; infatti «la fede senza le opere è morta». Tuttavia, la carità senza preghiera rischia di diventare filantropia che presto si esaurisce".