Salerno

Lo scontro sull'Autonomia differenziata arriva anche a Salerno dove è in corso di svolgimento il Congresso nazionale FLP che domani vedrà la partecipazione del ministro Paolo Zangrillo.

"Sono convinto che quella dell'autonomia sarà una riforma importantissima, anche e soprattutto per la pubblica amministrazione", ha detto il sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Claudio Durigon (Lega), commentando quanto accaduto nelle ultime ore. "La Consulta ha fatto delle eccezioni, siamo pronti a tornare in Parlamento e portarla avanti. Tutto ciò che serve per migliorare, noi siamo pronti per poterlo migliorare".

Di parere opposto i deputati del Pd, Piero De Luca e Toni Ricciardi. “La Corte Costituzionale ha rilevato sette punti di criticità enormi che toccano il cuore della stessa riforma, non è possibile procedere per funzioni non definite, non è possibile non coinvolgere il Parlamento nella definizione dei Lep - ha detto De Luca - .Con questa riforma davvero si metteva a rischio l'unità nazionale e sarebbe diventato impossibile vivere al Sud, non ci sarebbero state più risorse per servizi sociali, sanitari, scuole, trasporto pubblico locale. Ora il Governo ha il dovere di fermarsi, stoppare i procedimenti che ha avviato per le intese con le regioni del Nord e aspettare non solo le motivazioni della Corte ma che il Parlamento torni a pronunciarsi su una riforma che per noi è da cancellare totalmente e continueremo a dare battaglia per questo”.

Toni Ricciardi ha invece ricordato che “avevamo spiegato a Calderoli che così non si poteva fare". "Tra i sette punti c'è il nodo centrale, l'unità del paese è messa a rischio e a repentaglio da questo tipo di riforma. Credo che se ne debbano fare una ragione, leghisti e non solo. La secessione non si farà in questo Paese. Abbiano il coraggio di fermare la macchina, abbiano il coraggio di fermare le pre intese siglate, abbiano il coraggio di dire che probabilmente sono andati oltre per mere questioni elettorali perché c'era un patto tra premierato, autonomia differenziata e riforma della giustizia”.