Benevento

AGGIORNAMENTO 18 NOVEMBRE

Dal divieto di dimora in città a quello di avvicinamentro alla parte offesa, con braccialetto eletronico. Attenuata dal gip Perrotta, dopo l'interrogatorio, la misura per Vincenzo Masone, difeso dal'avvocato Fabio Ficedolo.

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Il suo obiettivo era chiedere spiegazioni sul mancato risarcimento dei danni da parte del Comune, per un importo di 13mila euro, alla sua vicina di casa, vittima nel 2019 di una caduta in strada. Un risarcimento stabilito in una causa civile, in cui lui era stato peraltro testimone. Aveva riconosciuto la malcapitata e l'aveva soccorsa, dando poi l'allarme.

E' stata questa la versione offerta al gip Salvatore Perrotta, durante l'interrogatorio di garanzia, da Vincenzo Masone (avvocato Fabio Ficedolo), 39 anni, di Benevento, colpito otto giorni da dal divieto di dimora in città adottato in una inchiesta del pm Flavia Felaco e dei carabinieri che ha ipotizzato a suo carico la minaccia e la violenza a pubblico ufficiale. Ne era rimasto vittima un dipendente di Palazzo Mosti che ad agosto, i due occasioni, era stato aggredito. Secondo gli inquirenti, con  atteggiamenti violenti e minacciosi -  anche con l’utilizzo di un tirapugni –  Masone avrebbe cercato  di ottenere  il versamento immediato della somma vantata nei confronti del Comune, da una sua parente: un  legame di parentela che le indagini avrebbero però escluso.