Salerno

Un fiume in piena. Oltre due mesi dopo l’ultima volta, Gianluca Petrachi si riaffaccia davanti ai microfoni e torna a tuonare forte. Dal bilancio sul mercato estivo in videoconferenza aveva scelto il silenzio, preferendo il giudizio del campo, sperando in un altro passo della sua Salernitana che era partita con slancio prima di accartocciarsi su sé stessa, perdere punti, partite e posizioni in classifica. La serata horror con il Bari il fulmine che ha aperto il temporale sulla testa di Giovanni Martusciello. I nuvoloni neri erano presenti già da un bel po’ sulla testa del tecnico ischitano, al quale Petrachi “aveva consigliato variazioni per provare ad evitare di commettere gli errori e perdere le partite sempre allo stesso modo”. Il terzultimo posto in classifica il campanello d’allarme troppo forte da sottovalutare. In fondo, da settimane erano iniziate le valutazioni sulla rosa con Stefano Colantuono, direttore tecnico ombra ma presenza costante soprattutto nei momenti di difficoltà.

Petrachi si è rivolto al tecnico di Anzio assumendosi la paternità della scelta. Anche a discapito di un budget importante proposto dalla società per scegliere il nuovo allenatore. Quasi una risposta dopo le parole incassate come un attacco nel post-Bari dall’amministratore delegato Maurizio Milan. “Quinto monte ingaggi della serie B, chi è davanti a noi in classifica non ha speso gli stessi nostri soldi”, solo alcune delle stoccate che hanno spinto Petrachi ad alzare la voce ed incendiare l’ambiente. “Mi sono sentito tirato in ballo in quella conferenza. Non mi è piaciuto assolutamente quel passaggio su di me. L’ho detto anche a Iervolino: non l’ho trovato di gradevole gusto. Quando sono arrivato, ho eredito delle cose che mi portano ad avere nove milioni di euro lordi solo per cinque calciatori. Con il mio operato avremmo avuto un monte ingaggi di nove milioni di euro lordi totali. Anche perché tutti dovrebbero ricordare come e quando si è operato nello scorso luglio. Non ho problemi a metterci la faccia. Anzi sono più motivato e più agguerrito di prima”.

Un messaggio forte e chiaro, ripetuto anche nei confronti del patron granata: “Spero di fare i conti con un presidente presente. Nelle ultime settimane ha ripreso di nuovo in mano la situazione e sono felice perché volevo questo: speravo di farlo rinnamorare della Salernitana. Ora mi auguro di averlo al mio fianco anche nel mercato di gennaio”. Lì serviranno idee e investimenti, per provare a diventare davvero la mina vagante del campionato.