I ribelli Houthi dello Yemen hanno dichiarato di aver attaccato la portaerei USS Abraham Lincoln e altri due cacciatorpediniere statunitensi che si stavano preparando per colpire obiettivi del movimento nello Yemen dal Mar Arabico e dal Mar Rosso. Il portavoce militare degli Houthi, Yahya Sarea, ha detto in una dichiarazione che i ribelli hanno lanciato "una serie di missili da crociera e droni" contro la USS Abraham Lincoln "mentre il nemico americano si preparava a condurre operazioni ostili" contro le posizioni degli insorti nello Yemen. "L'operazione ha raggiunto con successo i suoi obiettivi e ha vanificato l'operazione che il nemico americano stava preparando contro il nostro Paese", ha detto il portavoce, aggiungendo che la portaerei si trovava nel Mar Arabico ma non ha fornito dettagli sull'attacco.

L'iniziativa degli Houthi in risposta alla morte di 10 militanti nei due raid condotti da droni statunitensi che hanno colpito lanciamissili nella provincia di Al-Bayda, nello Yemen centrale, come ha riferito una fonte militare del governo yemenita alla Xinhua. I residenti locali hanno reso noto sui social media che le forze Houthi hanno isolato i veicoli presi di mira e bloccato le strade che conducono ai siti. In mattinata la Tv Al-Masirah, gestita dagli Houthi, aveva riferito di due attacchi da parte di ''droni statunitensi'' contro le città di Tuhayat e Soma, nelle province occidentali di Hodeida e Baida.

Non erano stati resi noti dettagli su vittime e feriti, come da prassi da parte dei media Houthi. Al-Masirah ha riferito negli ultimi tre giorni di molteplici attacchi aerei sula capitale Sanaa e sulle province di Amran e Sadaa condotti dalla coalizione Usa-Gran Bretagna. Il Comando centrale degli Stati Uniti ha pubblicato su X un video di caccia in fase di decollo da una portaerei, dichiarando: ''Gli aerei della Uss Abraham Lincoln eseguono operazioni contro gli Houthi sostenuti dall'Iran nell'area di responsabilità del Comando centrale degli Stati Uniti''.