"Non avrei voglia di replicare alle sue ennesime illazioni sul mio conto, poiché non meritano alcuna attenzione. Tuttavia, l'alta considerazione che nutro per il ruolo di sindaco, la necessità di difendere la reputazione dei cittadini di Pollica - che lei non perde occasione di offendere - e soprattutto l'affetto che mi lega ad Angelo, mi impediscono di rimanere inerte di fronte ad una mistificazione della realtà tanto grave". Lo afferma in una nota il sindaco di Pollica, Stefano Pisani, replicando alle accuse del presidente della fondazione 'Angelo Vassallo - sindaco pescatore', Dario Vassallo, fratello del primo cittadino ucciso nel 2010, che nei giorni scorsi aveva chiesto le dimissioni dello stesso Pisani. "Il suo tentativo di raccontare strumentalmente la storia di questi anni, distorcendola al solo fine di accreditarsi un ruolo politico in contrapposizione all'amministrazione del Comune di Pollica, che è e resterà per sempre il Comune di Angelo Vassallo, non avrà successo", prosegue Pisani che nella nota aggiunge anche una dichiarazione di Angelina Vassallo, moglie di Angelo. "A Pollica, la memoria di Angelo è viva, e il suo esempio è divenuto nel tempo un faro e una guida per molte persone del territorio. Questo è anche frutto delle numerose iniziative di salvaguardia della sua memoria, che il Comune di Pollica, e in particolare Stefano Pisani, il sindaco scelto dallo stesso Angelo come suo successore, hanno portato avanti in questi 14 anni. Oltre alla cura della memoria, a Stefano vanno riconosciuti la determinazione e il merito di aver portato a termine molti dei progetti che Angelo aveva immaginato prima del suo barbaro omicidio. Oggi mio marito sarebbe fiero dello sviluppo del nostro Comune", le parole della vedova Vassallo.
Sindaco Pollica Pisani replica a Fondazione Vassallo: "Mistificazioni"
"Un racconto strumentale per accreditarsi un ruolo politico"
Sara Botte