Sant'Agata de Goti

“Ancora una volta in un incontro, tenuto presso il circolo sociale saticula, abbiamo richiamato l'attenzione sulla questione ospedale. Ne abbiamo parlato con la politica nazionale, regionale e comunale, con i sindaci del comprensorio, con i medici, infermieri e società civile. Le soluzioni pret-a porter, per quanto superfluo, non esistono”.

Parte da qui e fa il punto sui social l'attivista Mariantonella Iannotta in un post rilanciato anche dal Movimento Civico per l'ospedale che lotta per la riattivazione del Presidio ospedaliero Sant'Alfonso Maria de' Liguori di Sant'Agata dei Goti.

“Varie le ipotesi vagliate e sullo sfondo anche gli esiti delle due cause intentate davanti al Tar contro Azienda Ospedaliera S. Pio e Regione. Sicuramente ci sarà da lavorare ma sopratutto da crederci. Viceversa non resta che abbandonarsi all'oblio ed alla dissolvenza. Per questo motivo continueremo a farci "sentire "e lotteremo affinché nella valle Caudina possa vivere un polo pubblico della sanità cosi come in quella Telesina sussiste egregiamente un polo privato. Tocca alla politica redistribuire servizi e prestazioni in misura appropriata non dimenticando taluni territori a vantaggio esclusivo di altri”.

E ancora “Il Pronto Soccorso h24 e l'implementazione di ulteriori servizi e reparti anche del Pascale potranno costituire la chiave per svoltare verso la piena attuazione del decreto 41/2019 la cui validità rimane intatta ed indiscutibile. Sicuramente ci saranno state anche ieri parole, proclami, impegni ma già che ci sia stata la possibilità di riunirsi tutti per guardarsi in faccia aldilà delle casacche, costituisce un precedente non da poco e forse sintomo di una volontà, pur inconsapevole, di cercare per quanto possibile una soluzione. Ha ragione, quindi, chi dice che alla fine il mondo è degli ottimisti nel mentre i pessimisti rimangono solo spettatori”.