Pomigliano d'Arco

“Decidono i quartieri e non i salotti”.
Rilancia la lezione che emerge dalle ultime presidenziali americane e lo fa soprattutto per la “sinistra italiana” Vincenzo De Luca. Esordisce così, il Governatore, dalla festa dell'Avanti del Partito Socialista Italiano a Pomigliano d'Arco in un lungo intervento in cui torna a chiedere di mettere “la Campania al centro del dibattito”.

Lo fa con una 'formula' ormai consolidata “Il futuro della Campania si decide a Napoli, non a Roma” rilancia De Luca e prosegue “Ci sono esponenti politici nazionali che non sanno neanche come si arriva a Napoli, avete mai sentito qualcuno parlare dei nostri problemi e dei nostri figli? Parlano della nostra regione senza conoscere il nostro territorio” e ancora “Vorrebbero decidere a Roma il destino della Campania ma su questo non faremo passi indietro”.

E poi rilancia la necessità di ripartire dai temi: sanità, sicurezza, le necessità dei cittadini altrimenti “siamo in grandissima difficoltà e se non recuperiamo questi vuoti di programma, non ci sarà l'alternativa al governo”.
Parlando poi di elezioni De Luca evidenzia disparità da colmare “quelli che non vengono eletti dai cittadini possono fare i deputati, i senatori. Lo fanno, senza essere eletti da nessuno. Questo è un Paese di dementi, si sono inventati quest'altra imbecillità del potere monocratico, ma l'unico potere monocratico è quello del Papa, e pure lui deve stare attento". E ancora “un presidente di Regione può essere sfiduciato domani mattina e se ne torna a casa. Di quale potere monocratico parlano. Hanno inventato idiozie totali - ha aggiunto De Luca - per giustificare questa immensa ipocrisia per la quale i gruppi dirigenti a Roma hanno una sola preoccupazione, cioè come candidarsi alle elezioni successive e proteggersi la poltrona".