Avellino

La street art per rilanciare le periferie. E' un progetto interessante che prende corpo anche ad Avellino, con la speranza di ridare una speranza anche a chi abita a contrada Quattrograne. Sulle pareti dei nuovi palazzoni ci saranno i volti firmati da Jorit di Ettore Scola, giustamente lui che resta nel cuore degli irpini perché è nato a Trevico a cui ha dedicato un capolavoro del neorealismo come il film "Trevico-Torino, viaggio nel Fiat-Nam", e Sergio Leone, il re del western italiano nato a Torella dei Lombardi.

Ma a loro si aggiungerà Gian Maria Volontè, uno dei migliori attori della storia del cinema italiano. Ma che c'entra con Avellino? Ci sfugge qualcosa? Forse sì. Abbiamo chiesto lumi a un esperto di cinema come Paolo Speranza con cui abbiamo condiviso gli anni entusiasmanti del "Laceno d'oro" al fianco di un personaggio appassionato e intelligente come Camillo Marino. Ma di Gian Maria Volontè nessuna traccia. Forse sarebbe stato più saggio pensare a Pierplaolo Pasolini o a Cesare Zavattini che condivisero la grande esperienza del cinema neorealistico con Camillo Marino. Ma non ci hanno pensato. Ormai l'importante è apparire.

E guarda caso a tenere a battesimo Jorit nel suo esordio nel quartiere avellinese non c'era solo la sindaca ma anche il suo predecessore, Gianluca Festa. No, non siamo su Scherzi a parte. Avellino avrà nuovi magnifici murales, di cui uno del tutto inopportuno e incomprensibile. Ma va bene così, gli avellinesi saranno contenti. Peccato che non ci sia uno Jorit per risolvere i veri problemi della città...