Rubinetti a secco in qualche zona anche dal pomeriggio di ieri con disagi enormi per abitanti e attività commerciali a partire da quelle ristorative. Tra le zone più penalizzate ancora una volta il popoloso rione Martiri. Situaizone analoga anche nella periferia opposta a Cardito e in altre zone rurali. Stesso calvario snervante che ha mandato in bestia i tanti turisti ed emigranti ritornati nella propria città l'estate scorsa. Siamo di nuovo punto e a capo e come se non bastasse sono ritornati anche i ladri a seminare terrore. Ma questo è un altro capitolo a parte irrisolto.
Da tre giorni la situazione sta assumendo di nuovo livelli preoccupanti in molte zone e siamo in autunno inoltrato ormai.
Non si tratta di lavori in corso, riparazioni e quant'alto. L'alto calore chiude i rubinetti a causa di una riduzione dei gruppi sorgentizi. E' ciò che è accaduto a fine ottobre anche in altri comuni come Montella, Frigento, Sant'Angelo dei Lombardi, Nusco, Gesualdo, Torella dei Lombardi.
Il Comitato Uniamoci per l'acqua, gli unici a combattere senza casacche politiche, con forza e determinazione contro questa emergenza, si è fatto già sentire con forza nelle ultime ore in vista anche dell'incontro di Mercogliano sulla risorsa idrica, affinchè tale iniziativa non si limiti a discussioni teoriche ma produca azioni concrete.
"Sono tre giorni che stiamo vivendo un disagio enorme - ci dice una donna onesta di rione Martiri prima di recarsi al lavoro - guasti non ce ne sono e lo dimostra il fatto che l'acqua stamane è arrivata poco prima delle sette. Ma qui ci vogliono davvero prendere in giro? Non possiamo programmare una lavatrice, lavare piatti, siamo impossibilitati a fare ogni cosa. Che ci di dobbiamo aspettare un inverno peggio dell'estate?
Popolazione esasperata e pronta questa volta se la situazione dovesse ulteriormente peggiorare a dar vita ad iniziative anche clamorose.