Al primo gennaio 2024, l’Italia conta 22.552 centenari residenti, segnando un aumento del 30% rispetto ai 17.252 del 2014, come rilevato dall’Istat. Questa crescita impressionante evidenzia l'invecchiamento progressivo della popolazione e conferma la netta prevalenza delle donne, che rappresentano l’81% di chi ha raggiunto i 100 anni.

Il predominio delle donne tra i semi-supercentenari e supercentenari

Tra coloro che hanno superato i 105 anni di età, definiti semi-supercentenari, si contano 677 individui, con un rapporto di genere sbilanciato: 600 donne (89%) contro 77 uomini (11%). Anche tra i supercentenari, ovvero chi ha superato i 110 anni, la presenza femminile è predominante, con 20 donne e un solo uomo a testimoniare la maggiore longevità femminile.

Lombardia prima per numeri assoluti, Liguria al top per concentrazione

La distribuzione territoriale dei centenari è variegata. La Lombardia primeggia in termini assoluti con oltre 3.000 residenti centenari, seguita da Lazio ed Emilia-Romagna, entrambe con oltre 2.000. Anche tra i semi-supercentenari, la Lombardia mantiene il primato, superando i 100 individui, seguita da Emilia-Romagna e Veneto, ciascuna con più di 60 residenti ultra105enni.

In termini relativi, la Liguria si distingue come la regione con la più alta concentrazione di centenari: 61 per 100.000 abitanti, seguita dal Molise (58) e dal Friuli Venezia Giulia (54). La Lombardia, nonostante il numero complessivo elevato, si colloca in basso nella classifica per densità, con 34 centenari ogni 100.000 abitanti, al di sotto della media nazionale di 38.

Il Molise: una terra di longevi tra i semi-supercentenari

Tra i semi-supercentenari, il Molise risulta al primo posto per concentrazione con 3,1 ogni 100.000 abitanti, seguito dalla Liguria (2,4) e dalla Basilicata (2,1). Questi dati suggeriscono una distribuzione non uniforme e portano a riflettere sulle caratteristiche che possono favorire la longevità, come l’ambiente, lo stile di vita e le tradizioni locali.

Il 2024 mostra un’Italia sempre più longeva, con una netta prevalenza delle donne nella popolazione centenaria e semi-supercentenaria e una distribuzione che varia notevolmente da regione a regione. Tali dati invitano a un'ulteriore riflessione sui fattori che contribuiscono al raggiungimento di età così avanzate, evidenziando l'importanza di studi su stili di vita, genetica e contesto sociale.