“L’inizio dei lavori a Piazza Risorgimento sta decisamente causando una mole di disagi notevole”.
Parte da qui Rosetta De Stasio, consigliere comunale di “Prima Benevento” e prosegue “Dopo lo spostamento, di fatto non ancora avvenuto, del mercato rionale in via Delcogliano (nello spazio antistante l’Ospedale San Pio e l’ingresso dell’eliporto), l’invenzione della “rotatoria” di autobus e pullman degna di un antico film in bianco e nero, il senso unico su via Mustilli, il “ponte” ad ore, stamattina ulteriore novità: il semaforo ubicato all’uscita di via Mustilli, e cioè all’incrocio con via Calandra, via da Monteforte e via Pertini, è stato posto in “posizione lampeggiante”. Così come in posizione “lampeggiante” o, come si dice oggi, in “stand by”, è posto da mesi il semaforo ubicato all’incrocio precedente (quello che si ritrova dopo avere percorso il Ponte San Nicola).
Ho provveduto a segnalare più volte in commissione traffico la pericolosità di tale semaforo, ma avere addirittura sospeso il funzionamento di quello all’incrocio tra via Mustilli, via Pertini, via Calandra e via da Monteforte, è certamente da folli.
Quell’incrocio è di una pericolosità evidente, e senza semaforo ci sono grosse probabilità che diventerà teatro di incidenti. Ma come si può fare a partorire idee simili? Ma l’Assessore al Traffico e i suoi compagni di Giunta vivono e abitano a Benevento, o risiedono altrove?
Ma si rendono conto della gravità di quello che quotidianamente decidono? Ma si può mettere in pericolo l’incolumità della gente solo per tentare di non perdere i finanziamenti del PNRR?
Circolare a Benevento è diventata una scommessa, tra strade chiuse dalla sera alla mattina, illuminazione totalmente insufficiente, semafori spenti, cantieri non adeguatamente segnalati, sensi unici alternati a seconda dell’umore di chi ci amministra, ponti pericolanti e mai riparati da oltre 6 anni (nonostante ben 3 inaugurazioni), e, come se non bastasse, ciurme di giovani maleducati, il più delle volte non italiani, che non perdono occasione per aggredire, rubare, vandalizzare, rendendo infrequentabile il nostro centro storico.
Il tutto condito da una dose massiccia di menefreghismo e superficialità dell’Amministrazione, che più che contare le “varie opere inaugurate”, dovrebbe programmare, razionalizzare, ed evitare di produrre ulteriori danni alla cittadinanza.
E’ senza dubbio proficuo intercettare i finanziamenti e cercare di ottenerli, ma questo non può limitarsi ad essere un mero esercizio di conteggio delle somme, né un semplice elenco di progetti non sempre realizzabili. In una città vanno fatti i conti con il quotidiano, con le esigenze della popolazione, con i tempi e gli spazi disponibili, e soprattutto con una programmazione seria e consapevole che parta da una visione di insieme della città.
Qui invece si naviga a vista: oggi spengo il semaforo, domani chiudo la strada, nel pomeriggio mi invento la giostrina rotante degli autobus, dopodomani riapro il ponte, ma la sera lo chiudo e lo lascio a senso unico alternato nei giorni di festa, la settimana prossima…mi invento un parcheggio, o un mercato…
Sinceramente, nonostante ci metta tutta la mia buona volontà, è difficile, anzi impossibile, tenere dietro al modus operandi di chi ci amministra! E’ una continua sorpresa, un continuo via vai di proposte più o meno indecenti, un gioco ad…incastro.
E mentre l’Amministrazione gioca…la città soffre e perde sempre di più. Perde i suoi giovani, perde la bellezza di molti suoi monumenti arredati con inutili teche, perde i suoi spazi, perde la voglia di migliorare. Mi auguro che la mia denunzia possa essere da stimolo alla riflessione, all’acquisizione di una consapevolezza che è fondamentale per amministrare e governare. Ma soprattutto mi auguro che la città non perda la speranza di crescere. Nonostante tutto”.