Antonio Conte non vuole parlare di miracoli, ma solo di duro lavoro. Prima della gara con l'Atalanta, l'allenatore del Napoli ha proseguito il suo compito di pompiere per fronteggiare l'entusiasmo nei confronti della capolista, che dopo la vittoria in casa del Milan sta dimostrando di poter competere per lo scudetto. Il tecnico azzurro ribadisce che dieci giornate sono poche per parlare di meriti, definendoli - semmai - soltanto temporanei. "Non sarò io a spegnere l'entusiasmo dei tifosi", ha spiegato l'allenatore, ma ricordando che l'obiettivo dei partenopei resta il ritorno in Europa dalla porta principale. Lo stesso dell'Atalanta, che domani a Fuorigrotta potrebbe creare più di un grattacapo alla difesa partenopea: si affrontano miglior difesa e miglior attacco, con il Napoli che dovrà rinunciare ancora a Lobotka. Il recupero del centrocampista slovacco è rimandato. Spazio ancora a Gilmour, come ha spiegato lo stesso Conte.
Sogno scudetto, Conte non vuol sentir parlare di "miracoli"
L'allenatore azzurro tiene ancora lontane le pressioni in vista del big match con l'Atalanta
Giovanni Scotto