La Turris sembra vivere due vite parallele: la squadra, composta da buoni giocatori, ottiene anche buoni risultati, ma le inadempienze della società continuano a minarla sotto il profilo psicologico per i rischi di penalizzazione. La squadra corallina viene da quattro risultati utili di fila, ma è martoriata dal deferimento della Procura Federale che prelude ad una nuova penalizzazione dopo quella di un punto subita ad inizio ottobre (mancanza della fideiussione integrativa) che questa volta è legata alle ritenute Irpef e ai contributi INPS riguardanti gli emolumenti dovuti ai tesserati (compresi gli incentivi all’esodo) per le mensilità di luglio e agosto 2024. Il timore è quello di essere penalizzati questa volta da ben 4 punti in classifica, che sarebbe una mazzata tremenda per la squadra di Conte. La tifoseria corallina è già in fermento, tanto che sono apparsi in città dei manifesti contro Ettore Capriola, il responsabile della gestione del Club, in cui viene esplicitamente invitato ad andar via.
Una premessa che andava sottolineata, ma che non deve condizionare il Benevento, che dovrà solo pensare a giocare la sua partita con grande intensità per portare a casa la vittoria.
Dopo l'allenamento svolto in mattinata, la squadra giallorossa avrà solo altre due sedute mattutine prima della sfida di lunedì sera contro la Turris. Auteri deve monitorare con attenzione la condizione dei suoi, per capire se c'è bisogno di qualche avvicendamento dopo lo sforzo fisico di giocare due partite in pochi giorni. Le pause di Crotone hanno probabilmente evidenziato proprio questo: la fisiologica stanchezza sopravvenuta dopo aver tirato a lingo la carretta in questi impegni ravvicinati.
Restano da verificare anche le condizioni di Mario Perlingieri, che ha sofferto per un piccolo fastidio muscolare. In fondo Auteri non è mai troppo propenso ad un turn over massiccio: giusto qualche avvicendamento per far rifiatare qualche elemento che ha mostrato un po' di stanchezza. Di giocatori freschi ne ha in abbondanza anche in panchina, ma molte scelte dipenderanno non solo dalla condizione psico-fisica, quanto dalle caratteristiche. In difesa potrebbe rientrare Capellini che sembra più adatto di Tosca a costruire il gioco da dietro. Difficile che cambi qualcosa a centrocampo, dove gli equilibri sono essenziali. In avanti, se non dovesse essere pronto Perlingieri, potrebbe toccare di nuovo a Lanini. Ma sono tutte supposizioni, perchè gli ultimi due giorni di lavoro, come sempre, saranno quelli che determineranno le scelte.