Immagina di svegliarti la mattina, controllare il tuo conto corrente e vedere che una somma di denaro è stata prelevata senza il tuo consenso.

Chiami per chiedere spiegazioni alla tua banca e loro ti liquidano in pochi minuti rispondendo che “il conto corrente è sotto pignoramento”.

Questa doccia fredda non è un caso isolato: secondo il Sole 24 Ore nel 2022, il pignoramento presso terzi è stato utilizzato 256.466 volte, con 43.978 di questi riferiti a pagamenti della Pubblica Amministrazione.

Nella realtà dunque sono tantissime le persone che dalla sera alla mattina si ritrovano con un conto nel quale ci sono dei soldi che però non possono utilizzare.

Ma ci sono dei casi in cui un conto corrente non è pignorabile? E come fare a proteggersi?

In questo articolo vedremo nello specifico in cosa consiste il pignoramento del C/C, le situazioni più comuni che possono portare a questa condizione e come puoi agire in modo legale e definitivo per risolvere questo grave problema - soprattutto se ti ritrovi una situazione di sovraindebitamento.

In cosa consiste il pignoramento del conto corrente?

Il pignoramento del conto corrente è un processo legale attraverso il quale il creditore, dopo aver ottenuto un provvedimento giudiziario, può richiedere il “sequestro” delle somme di denaro depositate nel tuo conto bancario per soddisfare un debito non pagato.

Questo meccanismo è uno degli strumenti più diretti e rapidi per i creditori nel campo del recupero crediti, ed è eseguito con l’intervento di un ufficiale giudiziario che formalizza il blocco delle somme presso la tua banca.

Quando il pignoramento è attivato, la banca è obbligata a riservare una somma dal tuo conto, pari al debito rivendicato più le spese legali, fino alla decisione del giudice.

Ciò significa che l’accesso a questi fondi sarà limitato, e non potrai disporre liberamente del denaro che supera la soglia minima vitale garantita dalla legge - spesso corrispondente a un multiplo dell’assegno sociale (per informazioni precise e specifiche è sempre meglio chiedere a un esperto che valuterà caso per caso).

Questo provvedimento rimane in vigore fino alla risoluzione del debito o alla revoca del pignoramento da parte di un tribunale.

Ecco una situazione comune che porta al pignoramento del C/C

Il pignoramento del conto corrente spesso si verifica in contesti di sovraindebitamento, dove le persone di trovano a gestire più debiti di quanto le loro risorse finanziarie possano coprire.

Vediamo una situazione abbastanza comune.

Immagina ad esempio, un lavoratore che a causa di un’imprevista riduzione del salario o la perdita del lavoro, si ritrova incapace di far fronte ai pagamenti mensili di mutuo, prestiti o carte di credito.

Con il cumularsi degli arretrati e l’incapacità di negoziare tempi e modi di pagamento più sostenibili, i creditori possono avviare procedimenti legali per recuperare quanto dovuto.

Questi procedimenti possono culminare nel pignoramento del conto corrente, dove l’istituto di credito o altri enti creditizi, dopo aver ottenuto un decreto ingiuntivo, bloccano una parte o l’intera disponibilità finanziaria dell’individuo per le necessità quotidiane.

Tale procedura purtroppo non solo limita gravemente le disponibilità finanziarie del soggetto per le sue necessità quotidiane ma spesso peggiora ulteriormente una già precaria stabilità economica dell’intera famiglia.

Ecco che si cade nel sovraindebitamento e ci si ritrova in una condizione in cui il totale dei debiti supera notevolmente le proprie capacità economiche e gli asset disponibili, rendendo impossibile onorare gli impegni finanziari.

Questa situazione non solo provoca un’immediata crisi finanziaria, ma porta anche a conseguenze a lungo termine devastanti per la persona e tutta la sua famiglia.

L’incapacità di accedere a nuovi crediti, la perdita di beni essenziali come casa e auto e l’isolamento sociale sono solo alcune delle dure realtà di questo stato.

Inoltre lo stress e l’ansia generati dalla pressione continua dei creditori e dal timore di azioni legali possono avere impatti devastanti e profondi sulla salute mentale e fisica degli individui.

In contesti di sovraindebitamento, è fondamentale cercare soluzioni legali e adeguate a ristrutturare o cancellare i debiti al fine di proteggere il futuro finanziario e personale di tutta la famiglia. Vediamo come fare.

Come risolvere il pignoramento in modo legale e definitivo quando si è sovraindebitati?

In Italia, la Legge 3/2012 - le cui procedure oggi sono inserite all’interno del Nuovo Codice per la Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza - rappresenta un vero faro di speranza per coloro che si trovano in condizioni di sovraindebitamento.

Conosciuta anche come “Legge Salva Suicidi”, permette alle persone fisiche e ai piccoli imprenditori di accedere a procedure che offrono la concreta possibilità di riprendersi finanziariamente e tornare a vivere senza il peso opprimente di debiti insostenibili.

La Legge è stata progettata per proteggere la dignità e la stabilità economica degli individui, consentendo loro di eliminare tutti i debiti e pagandone solo una parte: quella che si riesce a sostenere umanamente.

Sempre in Italia, uno dei principali attori in questo ambito è Legge3.it, un'azienda specializzata nel supporto di persone sovraindebitate.

Grazie a un team di oltre 60 esperti operanti in 75 province italiane, Legge3.it offre consulenze personalizzate e assistenza nella gestione delle complesse pratiche previste dalla Legge 3/2012 - ad oggi contenute nel Nuovo Codice per la Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.

L’azienda (ad oggi l’unica specializzata in casi di sovraindebitamento) lavora a stretto contatto con i propri clienti per valutare in fase preventiva la fattibilità della procedura e assicurandosi che ogni caso venga trattato con la massima attenzione e cura - tanto da offrire una garanzia Soddisfatti o Rimborsati.

L’obiettivo è quello di trovare la migliore soluzione definitiva adatta al singolo caso restituendo serenità ai loro assistiti e un nuovo inizio finalmente liberi dai debiti.

Questo grande impegno è dimostrato dalle decine di testimonianze presenti sul loro canale YouTube (testimonianza verificate dalla storica rivista Il Salvagente).

Ad oggi Legge3.it ha aiutato oltre 273 famiglie ad affrontare l’incubo del sovraindebitamento con un responso positivo da parte del Giudice tant’è che l’azienda vanta il 100% di procedure andate a buon fine in tribunale.

Se ancora ti chiedi come non farsi pignorare il conto corrente, allora puoi consultare questo articolo specifico che ti aiuterà a far luce su aspetti più tecnici delle procedure e ti permetterà di conoscere meglio Legge3.it