“Suor Bernadette non va abbandonata, bisogna starle vicino in questo momento e capire chi c’è dietro e chi l’ha manipolata”.
E’ l’appello di Rolando Sciarrillo, instancabile custode della grotta della Madonna di Lourdes ad Ariano Irpino di cui è particolarmente devoto. Un luogo naturale, simile a Massabielle, tanto caro alle suore dello Spirito Santo, a ridosso di rione San Pietro. Una grotta ben visibile a tutti coloro che viaggiano sia in direzione Napoli che Foggia meta di tanti devoti, che affidano le loro preghiere alla Vergine.
“Ho frequentato l’istituto Pia Casa delle suore dello Spirito Santo, insieme a tutta la mia famiglia, sette fratelli e sorelle, fino alla prima elementare. Vivevamo allora nel quartiere San Giovanni. Stiamo assistendo con profondo dolore a tutto quello che è successo, ma siamo certi che suor Bernadette, alla quale formulo i migliori auguri non ha agito da sola”.
Ed è l’ipotesi che prende sempre più corpo, quella che ad aprire la porta con quella chiave appesa ad un chiodo, in cui veniva custodito l’oro votivo, possa essere stata più di un’altra persona, transitata nel seminario non necessariamente in abito talare.
La verità è che se non fosse scoppiata la bomba di Bonito, molte parrocchie forse non si sarebbero neppure accorte degli ammanchi, perpetrati chissà da quanto tempo e non tutti probabilmente per mano dell’unica indagata.