Quando i carabinieri, il 16 luglio, lo avevano arrestato, avevano sequestrato centinaia di piante e 17 chili di marijuana. Lui, Domenico Meccariello (avvocato Antonio Leone), 49 anni, di Airola, era poi tornato in libertà, dopo essere stato sottoposto al divieto ed all'obbligo di dimora, ed ora nei suoi confronti è stato fissato dal gip Roberto Nuzzo, su richiesta del pm Maria Colucci, il giudizio immediato.
Se non ci sarà il ricorso a riti alternativi, inizierà il 7 maggio del prossimo anno e sarà centrato sugli esiti della perquisizione compiuta dai militari. Che, come si ricorderà, avevano rinvenuto in un terreno retrostante l'abitazione 437 piante di marijuana in piena inflorescenza, alte al massimo 2 metri e mezzo, coltivate con un sistema di irrigazione a pioggia collegato, attraverso un tubo di gomma, all'impianto idrico della casa. Al cui interno, invece, erano state scoperte numerose buste di cellophane contenenti marijuana tritata ed essiccata per 17 chili, 9 dei quali erano custoditi in uno scatolo: in particolare, rami di piantine con infiorescenze in fase di essiccazione.
(foto di repertorio)