Quattro anni ed 8 mesi, contro i 3 anni e 6 mesi chiesti dal Pm, il risarcimento dei danni ed una provvisionale di 2mila euro in favore della parte civile. E' la condanna stabilita dal Tribunale per un 31enne di Benevento, accusato di maltrattamenti aggravati e lesioni ai danni della convivente, che da gennaio 2022 non può avvicinare.
Difeso d'ufficio dall'avvocato Francesco Ceglia, il giovane era finito nel mirino dell'attività investigativa della Squadra mobile per le condotte che avrebbe assunto contro la donna, assistita dall'avvocato Antonio Leone, sottoposta a vessazioni e prevaricazioni. Un repertorio fatto, secondo gli inquirenti, di violenze fisiche e morali che le avrebbero provocato “sofferenze, privazioni ed umiliazioni”.
Comportamenti spesso sottesi dall'uso di sostanze stupefacenti, i cui effetti si sarebbero tradotti in minacce di morte, calci, pugni, schiaffi e offese. Tra gli episodi contestati quello del maggio 2019, quando l'allora 26enne le avrebbe lanciato contro delle forbici, ferendola ad una coscia. In altre occasioni, invece, l'avrebbe colpita alla testa e le avrebbe stretto le mani al collo; infine, quando lei, impaurita, aveva lasciato l'abitazione, l'avrebbe tormentata con telefonate e messaggi via whatsapp, rivolgendole espressioni pesantissime.
ACCUSATO DI ESTORSIONE, ASSOLTO UN GIOVANE
Era accusato di estorsione, è stato assolto perchè il fatto non sussiste. E' la sentenza del giudice Telaro al termine del processo a carico di Eduardo Musco (avvocato Antonio Leone), 28 anni, di Benevento, tirato in ballo dalle indagini su un episodio che sarebbe accaduto in città il 3 marzo 2020, quando avrebbe minacciato una persona per farle tirare fuori una somma di denaro.
“Dammi i soldi che tieni se no ti incendio l'auto”, avrebbe detto al malcapitato, che gli avrebbe consegnato 1500 euro. A seguire, la denuncia e l'avvio di una inchiesta sfociata nel processo che si è concluso con l'assoluzuone del giovane.