Salerno

Il Tribunale del Riesame di Salerno ha concesso gli arresti domiciliari a Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno (incarichi dai quali è attualmente sospeso). In questi minuti l'amministratore del Partito Democratico sta lasciando il carcere di Fuorni per far ritorno a casa. Accolto il ricorso presentato dai legali Agostino De Caro e Domenicoantonio D'Alessandro che avevano chiesto l'annullamento dell'ordinanza o, in alternativa, una misura meno pesante rispetto alla detenzione in carcere. Il ricorso è stato discusso questa mattina dinanzi ai giudici del Riesame (presidente Dolores Zarone, a latere Enrichetta Cioffi e Cristina De Luca). Le difese hanno a lungo dibattuto sull'utilizzabilità delle intercettazioni e su questioni relative alla competenza territoriale. La Procura, inoltre, ha depositato centinaia di pagine di integrazioni dei suoi consulenti. In serata è arrivata la decisione di concedere gli arresti domiciliari a Franco Alfieri.

Sono stati respinti, invece, i ricorsi presentati dai legali degli altri indagati. 

Oltre alla posizione dell'ex sindaco, in udienza erano discusse anche quelle della sorella Elvira e dei rappresentanti della Dervit, Vittorio De Rosa (titolare) e Alfonso D'Auria (procuratore speciale) - entrambi difesi dall'avvocato Antonello Natale -, indagati che sono finiti agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sui presunti appalti truccati.

Resta ai domiciliari anche Andrea Campanile (assistito dagli avvocati Cecchino Cacciatore e Domenicantonio D'Alessandro): il ricorso dell'ex capostaff di Alfieri era stato discusso giovedì scorso.