Salerno

"Sono in discussione da inizio luglio non da oggi". Le parole di Giovanni Martusciello aprono il campo ad un clima tutt'altro che leggero in casa Salernitana. Il ko di Cremona ha allungato una crisi di risultati che va avanti da oltre un mese (una sola vittoria nelle ultime tre), ma soprattutto ha alimentato e certificato l'involuzione nel gioco che fa suonare più di un campanello d'allarme. Allo Zini era presente il direttore sportivo Gianluca Petrachi che ha incassato il quinto boccone amaro in campionato non proprio a cuor leggero. E se prima la priorità era il progetto e l'idea di gioco, ora i punti e l'asticella alzata dalla proprietà e dalla dirigenza (stando a dichiarazioni a mezzo stampa raccolte in queste settimane) impongono un'inversione di marcia per quanto concerne il rendimento netta, decisa.

Ingeneroso parlare di Martusciello a rischio ma allo stesso tempo le prime valutazioni e i primi bilanci sull'operato del tecnico ischitano sono già iniziati. Nessun esonero in vista o volontà di ribaltone all'orizzonte ma ora la dirigenza vuole una scossa per tenere chiusi negli armadi vecchi fantasmi dei mesi scorsi che nell'intero ambiente ancora riecheggiano e si fanno vivi. Non esistono short-list di allenatori, così come non risultano contatti con possibili sostituti. Allo Zini era presente Fabrizio Castori, ex tecnico della Salernitana, condottiero della storica promozione in serie A. Visita di cortesia o semplice spettatore? L'interrogativo resta seppur l'allenatore di Tolentino non sia mai entrato in estate nelle mire di Petrachi per comandare la nave campana. Libero c'è ancora ad esempio Gaetano Fontana, sedotto ed abbandonato dai granata, costretto a dire addio al Latina e nome chiacchierato anche in orbita Cavese. Idee. Martusciello ha la fiducia del club ma già dalla sfida con il Cesena dovrà lanciare messaggi, strappare una vittoria che permetterebbe di incamerare punti ed ossigeno.