Benevento

“Quello che farò domani non lo so. O probabilmente lo so già, ma perchè dovrei dirvelo...?”. E' di buon umore Gaetano Auteri, tanto da scherzare sulle domande dei giornalisti in sala stampa. Fa capire che l'undici iniziale ce l'ha in testa, ma non ha alcuna voglia di annunciarlo prima. Sarà importante fare altro: “Dobbiamo fare una grande partita. Ci siamo preparati per questo”. 

Giura che i suoi non soffrono di vertigini, che essere primi deve contribuire a respirare sempre aria serena e che deve essere importante avere delle certezze ed essere positivi. “Ma la mia squadra non commetterà mai l'errore di calare la tensione: siamo sul pezzo, non avremo mai atteggiamenti superficiali”.

Undici giornate costituiscono una fetta abbastanza esigua della stagione, serve tempo per rendersi conto di come potrà essere questo campionato: “A gennaio – dice don Gaetano – inizia un altro campionato. Ora sappiamo che ci sono 10/12 squadre che sono molto difficili da battere. Insomma non c'è ancora tanta differenza tra le varie squadre. E' ovvio che noi vogliamo mantenere la nostra posizione: siamo primi, ma non stupidi da pensare che siamo i più forti. E' una presunzione che non ci appartiene”.

Sull'undici che scenderà in campo sembra difficile fare previsioni. Auteri lo dice senza remore: “Meriterebbero di giocare in tanti, perchè tutti stanno bene, da Acampora a Borello, da Ferrara a Lanini, a Starita. Ho ampie possibilità di scelta, mi dispiace lasciare fuori gente, ma so già che avremo bisogno di tutti. Domani si comincia con un bel trittico di gare, sono tutte importanti. E serviranno davvero tutti”.

E' legato all'undici che ha utilizzato negli ultimi tempi, ma non ha paura di cambiare se ce ne fosse bisogno: “Possiamo anche cambiare assetto, avremo sempre la stessa faccia. Il calcio è fatto di mobilità, ho un gruppo forte, tanti meriterebbero qualcosa in più. Ma c'è grande sintonia, nessun ingresso toglierebbe alcunchè alla squadra. Questo Benevento lo rappresentiamo tutti”.

L'impressione è che alla fine il tecnico giallorosso non cambierà nulla: forse il solo Ferrara al posto di Viscardi. “Chi subentra – dice don Gaetano – non è riserva, così come chi gioca non è titolare. Tocca a me fare le scelte e non nego di essere un tantino in difficoltà, perchè non c'è grande differenza tra un giocatore e l'altro. Sta a me cogliere quei piccoli dettagli che fanno la differenza, magari anche in base all'avversario”.