Benevento

Non accenna a placarsi lo scontro tra anime ed ex anime dell'Udc sannita. Dopo le critiche di Rubano a Santamaria per i toni usati nella conferenza stampa in cui commentava il commissariamento del partito, Navaretta e Delli Veneri di Sannio Popolare avevano criticato Rubano, dicendo che in virtù delle sue scelte politiche non avrebbe titolo a parlare dell'Udc. 

Pronta la risposta di Rubano, che giudica deprimenti le parole dei due: «Deprimente per la volgarità del lessico usato e per la pochezza delle loro considerazioni. Spero che Santamaria si sia reso conto del cattivo servizio che gli hanno reso i suoi amici che, completamente presi dall’obiettivo di screditare me, non  hanno neanche tentato di spiegare il suo nuovo progetto.  Navarretta e Delli Veneri, infatti, non entrano nel merito della questione, ma tentano di colpirmi con una serie di espressioni volgari, velenose e rabbiose che si addicono più a tifosi ultras durante una partita che a dirigenti di un partito.  Innanzitutto mi contestano la  facoltà e la libertà di commentare le vicende che riguardano l’Udc di Benevento.  Ebbene, cari amici, io intervengo e faccio tutte le considerazioni che voglio, perché sono un libero e pensante cittadino. Inoltre, posseggo un lungo curriculum di pratica politica, sono stato amministratore del mio paese; sono stato Consigliere Provinciale ridando, tra l’altro, visibilità all’Udc in seno al Consiglio Provinciale».

Si difende poi Rubano spiegando i motivi del suo addio al partito: «Navarretta e Delli Veneri dovrebbero sapere, perché è noto a tutti, che nel 2014 ho lasciato il l’Udc perché non apprezzavo che le istanze dei rappresentanti locali, e, quindi, le istanze del territorio, non venissero prese in considerazione. Altro che futili motivi! Che poi loro vogliono riconoscermi il merito dell’ottimo risultato elettorale dell’amico Martusciello, facciano pure. Mi danno altro credito politico.

Ho invece intrattenuto sempre buoni rapporti con l’on De Mita, tant’è che quindici giorni prima delle elezioni regionali il Presidente Ciriaco De Mita ha partecipato, su mio invito, ad una importante iniziativa svoltasi a San Lorenzello. Come ho già avuto modo di dichiarare pubblicamente, prima delle elezioni regionali, l’On. Giuseppe De Mita mi illustrò il suo progetto politico. Accettai con piacere l’invito a rientrare nel partito, indipendentemente dal risultato delle elezioni, perché erano venute meno le ragioni che mi avevano spinto a dare le dimissioni. Altro che carro del vincitore. A meno che i nostri amici non mi attribuiscano anche doti di preveggenza».

E infine la velenosa battuta di Rubano: «Visto che quando frequentavo il partito versavo regolarmente il mio contributo economico per la sede, l’ex segretario amministrativo ci spieghi come mai la prima conseguenza del commissariamento è stata la richiesta di cinque mensilità arretrate da parte del proprietario».

Redazione