“La Salernitana ha attualmente un futuro con Iervolino. Se dovesse andar via? Chiunque arriverà a Salerno troverà una società solida". Parola di presidente. Roberto Busso ha partecipato alla presentazione del libro “Capitani per sempre” scritto da Gianfranco Coppola. Il numero uno ha parlato della sua esperienza come vertice della società granata: “Un’avventura bellissima in una città stupenda così come la tifoseria. Se sono qui è perché ho risposto al grido d’aiuto di un grande amico come Iervolino: insieme abbiamo condiviso questa esperienza che andava ricalibrata. Parliamo di un progetto meraviglioso di un club che sembrava in vendita come se fosse un supermercato. Ed invece qui si ragiona a medio-lungo termine”.
Resta però aperta la porta ad un possibile investitore: “Questo progetto è calibrato soprattutto sulla squadra che porta i risultati e permette di dare positività. Ma in parallelo c’è anche una società, lì dove si può anche perdere senza scalfire la stabilità. Questa è una dirigenza che ha solidità, con soggetti che fanno parte del team che si sta conoscendo. Sembra come un gita in pullman: quando si parte alle sei del mattino e si aspetta non ci si conosce, alla sera invece si canta tutti insieme. E chi non canta sono solo due o tre”.
Che libro è la sua Salernitana? “Firmerei per un romanzo che parli di playoff. Io non scrivo l’appendice: ora siamo alla premessa che parla di serietà, di valori, di organizzazione, di gestione importante. Poi ci sono i capitoli, con l’autore che conosce già dove portare il protagonista ma ci sono gli imprevisti. Ne stiamo scrivendo di belli ma vogliamo un finale in cui tutti vissero felici e contenti. Se troviamo l’attimo fuggente non abbiamo avversari.
Martusciello? Parliamo di un uomo di cuore e ci voleva quello. Conosce bene la zona, ha girato il mondo con Sarri. Non entro nei moduli e nelle scelte ma la squadra mi piace molto. Ho visto allenamenti da marziani, di forza, di team, in cui tutti si sentono parte integrante. Petrachi? Ha preso in mano la situazione con grande esperienza. Parliamo di un professionista che è stato dieci anni al Torino con un presidente come Cairo, poi alla Roma. E’ personaggio di calma e ragionamento”. E sulle potenzialità della squadra non ci sono dubbi: “C’è un’idea diffusa che ci vede fra le squadre più forti del campionato. Ora serve portare a casa i risultati e quelli passano dal campo non dal mero giudizio. Altrimenti Juventus, Inter e Milan vincerebbero sempre il campionato”.