Pino Corvo è il nuovo dirigente responsabile dell'area sportiva della Givova Scafati. Annuncio del club con il ritorno del "capitano" nel club gialloblu. "Per me si tratta di un ritorno a casa, finalmente rivivrò l’atmosfera della Beta Ricambi Arena-PalaMangano e non vedo l’ora. - ha spiegato Corvo ai canali ufficiali dello Scafati Basket - Dopo aver vissuto i miei migliori anni da giocatore a Scafati, spero vivamente di potermi ripetere anche in questa nuova veste. Ringrazio il presidente per la fiducia e per le bellissime parole che ha usato nel presentarmi alla squadra ed allo staff. Arrivo in una società super strutturata, porterò la mia esperienza di campo, cercando di imparare da chi ha più esperienza di me, con l’obiettivo di ripagare la fiducia che il Pres ha riposto in me".
Il comunicato del club
"La Givova Scafati è lieta di annunciare l’accordo raggiunto con Giuseppe "Pino" Corvo, nuovo dirigente responsabile dell’area sportiva scafatese. Nato il 14 ottobre del 1969, Pino sarà una figura dalla considerevole presenza in campo e fuori, andando a fungere da vero e proprio collante tra squadra, staff e società. Affidabilità e competenza sotto tutti i punti di vista al servizio dei colori che per ben 8 anni ha gloriosamente indossato (dal 1996 al 2004 oltre ad un fugace ritorno in massima serie nel 2006) e con cui ha conquistato la doppia promozione dalla B2 alla B1 nel ’98 e dalla B1 all’A2 nel 2000. A Scafati, a distanza di quasi vent’anni dalla sua ultima apparizione in canotta gialloblù, Corvo resta un’istituzione: è sempre lo storico numero 10 battipagliese il recordman di presenze (261) ed indimenticato eroe degli anni in cui il basket prendeva quota in città. Egli vanta già numerose esperienze nelle vesti di direttore sportivo: da Agropoli a Salerno passando per il Cuore Napoli Basket, tutte avventure “vincenti” culminate con salti di categoria e record infranti. Alla prima avventura in LBA da dirigente, Corvo non va a sostituire nessun membro del solido staff agli ordini di patron Nello Longobardi, ma soltanto ad impreziosire un gruppo di lavoro già estremamente preparato ed operoso più che mai".