In un'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, Marco Piuri, Direttore Generale di FNM e amministratore delegato di Trenord, ha esposto in dettaglio le problematiche che affliggono il sistema ferroviario lombardo e ha tracciato un quadro chiaro delle difficoltà che l’azienda e i suoi utenti stanno affrontando.

Piuri ha voluto fare chiarezza su alcuni aspetti centrali della questione, evidenziando che il problema non riguarda solo Trenord, ma è legato a una serie di criticità strutturali che coinvolgono l’intera rete ferroviaria, gestita da più attori, tra cui Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e Ferrovienord. Secondo il manager, la situazione, già complessa, potrebbe peggiorare nel 2025 a causa dei numerosi cantieri in corso, necessari per ammodernare l'infrastruttura ma che porteranno inevitabili disagi.

Un sistema ferroviario complesso e sovraccarico

Il sistema ferroviario lombardo, secondo Marco Piuri, è caratterizzato da una complessità che non può essere ridotta a un problema esclusivo di Trenord. L’azienda, che gestisce oltre 2.000 treni al giorno, si trova ad operare all'interno di un sistema condiviso che include altri operatori di servizi ferroviari, come quelli merci e di lunga percorrenza. In totale, le corse quotidiane sono circa 3.400, il che rende l’intera rete molto vulnerabile a qualsiasi tipo di problema o guasto. Piuri ha sottolineato come la complessità della rete milanese, con le stazioni di testa come Milano Centrale e Cadorna, renda ancora più difficoltosa la gestione del traffico, specialmente in caso di guasti o eventi straordinari.

Uno dei principali fattori che incidono negativamente sulla puntualità dei treni è proprio la quantità di guasti giornalieri. In media, ha dichiarato Piuri, si registrano 22 guasti all'infrastruttura di RFI e altri due ai binari di Ferrovienord. Se il guasto si verifica in una tratta secondaria, l’impatto è ridotto, ma quando si tratta di un nodo centrale, come è successo recentemente a Certosa, le ripercussioni sono gravi e coinvolgono migliaia di passeggeri. Oltre ai guasti tecnici, si aggiungono altri eventi esterni, come i rami caduti sui binari o gli incidenti, che creano ulteriori ritardi. Secondo Piuri, Trenord gestisce bene le proprie responsabilità, ma è l'intero sistema che mostra criticità difficili da risolvere.

I cantieri e il peggioramento dei disagi fino al 2025

Un altro tema cruciale sollevato da Marco Piuri riguarda i numerosi cantieri aperti lungo la rete ferroviaria lombarda. Solo nel 2023, sono stati avviati 169 cantieri, con l’obiettivo di migliorare la capacità delle linee, eliminare i passaggi a livello e modernizzare l’infrastruttura ferroviaria. Tuttavia, questi interventi, pur necessari per garantire un miglior servizio a lungo termine, comportano disagi significativi nel breve termine. Piuri ha previsto che la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare nel 2025, quando sono previsti altri lavori infrastrutturali che avranno un impatto diretto sulla qualità del servizio offerto ai pendolari.

Nonostante ciò, Piuri ha difeso la necessità di questi lavori, sottolineando che senza interventi strutturali il sistema non sarebbe in grado di gestire il crescente numero di passeggeri e di operatori ferroviari. Un esempio è l'arrivo di nuovi treni, con 174 mezzi già in servizio sui 214 previsti. Sebbene i nuovi treni abbiano migliorato alcune linee, non è sufficiente migliorare un singolo elemento del sistema per risolvere tutte le criticità. L’intera rete deve essere potenziata, il che richiede tempo e investimenti significativi.

La gestione delle criticità e il ruolo di Marco Piuri in FNM

Durante l’intervista, Piuri ha anche voluto chiarire la sua posizione rispetto alle recenti speculazioni politiche. Si è detto sorpreso dalle insinuazioni secondo cui il suo addio a Trenord fosse stato voluto da Fratelli d’Italia, in seguito ai numerosi disservizi. Piuri ha ribadito di essere stato lui stesso a chiedere di essere sostituito già un anno fa, per poter concentrare le sue energie esclusivamente sul ruolo di Direttore Generale di FNM, società partecipata che ha visto crescere il proprio fatturato da 200 milioni di euro nel 2018 a 620 milioni nel 2023.

Piuri ha ammesso che il servizio offerto da Trenord è peggiorato negli ultimi mesi, con la puntualità scesa al 75% a settembre, il dato peggiore mai registrato durante il suo mandato. Ha chiesto scusa ai pendolari, riconoscendo le difficoltà che hanno dovuto affrontare, ma ha anche sottolineato che la colpa non può essere attribuita solo a Trenord. Il sistema ferroviario è caratterizzato da molteplici attori e criticità strutturali che non dipendono dall’azienda. Le corse cancellate direttamente a causa di Trenord sono state 38 al giorno, leggermente sopra le 35 dell'anno precedente, ma la responsabilità complessiva dei ritardi è condivisa con altre entità, come RFI e Ferrovienord.

Il futuro di Trenord e gli auspici di Piuri per il suo successore

Nonostante le sfide, sotto il mandato di Piuri, Trenord ha raggiunto diversi progressi: ha assunto 600 nuovi dipendenti, potenziando aree chiave come l'assistenza ai passeggeri, il controllo e la gestione dei dati. Inoltre, il 45% delle vendite di Trenord avviene oggi in formato digitale, a testimonianza dell’impegno dell'azienda verso la modernizzazione. Anche i flussi turistici sono aumentati, contribuendo alla crescita dell'azienda.

Guardando al futuro, Piuri ha dichiarato che gli head hunter sono già al lavoro da giugno per trovare il suo successore. Ha augurato a chi prenderà il suo posto un'esperienza altrettanto arricchente sia dal punto di vista professionale che umano, esprimendo fiducia nel futuro di Trenord.