Ariano Irpino

Se ne va un altro baluardo della sanità arianese, lo storico primario del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Frangipane-Bellizzi, Agnello Ciccarelli all'età di 83 anni.. Un medico ma soprattutto un uomo esemplare, dotato di grande umanità e capacità professionali inimitabili in quello che un tempo si chiamava semplicemente l’ospedale di Ariano Irpino trasferitosi poi per un periodo di tempo a Piano della Croce dopo il sisma del 23 novembre del 1980.

Una figura di grande spessore che ha curato centinaia di donne partorienti, in un periodo di natalità altissima rispetto ad oggi, mostra sempre bravura e competenza supportato da una grande squadra di uomini e donne. Una garanzia, una sicurezza che solo lui, Nellino come lo chiamavano tutti, sapeva trasmettere.

Persona poliedrica, che ha seminato bene, molto stimata in città per la sua onestà, garbo e riservatezza. Un uomo su cui potevi contare in ogni momento e situazione.

Ha ricoperto anche la carica di vice sindaco, assessore e consigliere comunale tra il 1996 e 2004 con grande passione, impegno e amore verso la propria città e successivamente è stato anche vice presidente di Biogem.

Nel luglio 2020 in piena emergenza Covid fu lui a scrivere una lettera al presidente della regione Campania Vincenzo De Luca in difesa dell'ospedale di Ariano Irpino.

"Mi presento: sono il dottore Agnello Ciccarelli specializzato in Ostetricia e Ginecologia presso l’Università di Padova. Il Veneto, dove ho lavorato per cinque anni, è stato fondamentale per la mia formazione professionale ed umana. Per svariati lustri ho ricoperto le funzioni di direttore della U.O.C di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Frangipane di Ariano Irpino.

Attualmente mi riesce difficile comprendere come, dopo l’emergenza Covid, il reparto non sia ancora funzionante. In occasione dell’emergenza lei si è prodigato per Ariano e le comunità irpine, affermando, tra l’altro, che l’estensione territoriale della nostra cittadina è di un terzo superiore a quella partenopea. Questo è un territorio sul quale gravita una popolazione di circa centomila abitanti.

Come recita Giacomo Leopardi nel canto notturno di un pastore errante dell’Asia “Nasce l’uomo a fatica ed è rischio di morte il nascimento”. Per questo motivo, a mio avviso, il reparto di Ostetricia andrebbe ripristinato ad horas: si tratta di una branca le cui urgenze indifferibili potrebbero non consentire il trasferimento in altre strutture pena la perdita del nascituro e talvolta della gestante.

Il personale medico, senza nulla togliere a quello già esistente, andrebbe potenziato, al fine di poter supportare l’attuale dirigente f.f. semmai in regime di convenzione con la Federico II o con altri nosocomi con specialisti che siano, però, di provata esperienza.

Si attivi presidente, l’ospedale di Ariano è stato per decenni il fiore all’occhiello della sanità campana. Basti pensare che il reparto di cardiologia è stato tra i primi ad attuare la telemedicina e che, con le professionalità esistenti, può senz’altro aspirare ad un salto di qualità con l’emodinamica, da tempo richiesta. Stesse osservazioni si potrebbero fare per il reparto di chirurgia e per il servizio di radiologia carenti di risorse umane e tecnologiche. Fiducioso nella Sua solerte sensibilità porgo deferenti ossequi".

Una famiglia esemplare e ben voluta da tutti. Sentimenti di affetto e vicinanza alla moglie Mara e ai figli Ettore, Valentina, Francesca e Pierpaolo.

Per l’ultimo saluto la camera ardente è stata allestita all’interno della casa funeraria dei fratelli Sanzio in contrada Tranzano ad Ariano Irpino con orario visite 08.00-12.30 e 14.30-20.00. Funerali domani, venerdì 25 ottobre ore 15.30 nella Basilica Cattedrale.