Benevento

Si avverte già l'aria del derby. Quello tra Benevento e Casertana è particolarmente sentito da entrambe le tifoserie. Ancor più (da parte giallorossa) se c'è da difendere un primato che comincia a far brillare gli occhi. Classifiche che mostrano un divario netto: 22 punti per la strega, 11 per i falchetti, che dopo la scoppola di Avellino hanno rialzato la testa contro la Cavese e ora sperano di poter dare continuità alla propria azione nel terzo derby di fila. Manuel Iori, che il Benevento ha affrontato tante volte da giocatore nelle file del Cittadella, sta provando a guidare la Casertana lontano dalle zone pericolose della classifica. In trasferta finora non ha però molto brillato, anche se in fondo non è parsa neanche un disastro: nessuna vittoria, una sconfitta e 4 pareggi sui campi di Latina, Picerno, Messina e Cerignola. L'unico ko è invece proprio l'ultima disastrosa trasferta al Partenio terminata con un pesante 5-0 a favore degli irpini. “Ho un gruppo di uomini che hanno capito cosa avevano fatto ad Avellino, e contro la Cavese hanno ritrovato unità e compattezza. Non dobbiamo cullarci su questo, dobbiamo essere bravi ad affrontare il Benevento col giusto spirito”, ha detto Iori dopo la vittoria sugli aquilotti di Cava. Difficile capire se il consueto 4-2-3-1 avrà un'interpretazione diversa dal solito, magari utilizzando qualche elemento più difensivo sulla linea mediana.

Il Benevento, da parte sua, ha poca voglia di cambiare, anche se qualche avvicendamento dovrebbe essere fisiologico in vista del doppio impegno nel giro di pochi giorni. Dopo la sfida di domenica, la mente sarà già rivolta alla trasferta di Crotone di giovedì 31 (20,45), un altro crocevia importante in questa prima parte del campionato giallorosso. 

Auteri ha tante frecce al suo arco, dovrà solo decidere quando e come utilizzarle. A cominciare da Gennaro Acampora, che a detta di tutti dovrebbe essere il valore aggiunto di questa squadra, per andare ai vari Ferrara, Borello, Lanini, Viviani, Capellini. Lo stesso tecnico dopo la partita col Sorrento non riuscì a trattenere un'esclamazione che è tutto un programma: “Mentre ial Viviani si allevavano gli undici che sarebberop scesi subito in campo, pensavo proprio che in panchina restava un'altra squadra che non avrebbe sfigurato affatto. Vere tanta scelta è una fortuna”.