Benevento

Sono nove le richieste di rinvio a giudizio – l'udienza preliminare dinanzi al gup Pietro Vinetti è in programma il 28 marzo 2025- avanzate dal pm Maria Dolores De Gaudio nell'inchiesta della Squadra mobile, in materia di armi e droga, che era rimbalzata all'attenzione dell'opinione pubblica nell'aprile 2023, quando tre persone erano finite agli arresti domiciliari su ordine del gip Gelsomina Palmieri: Domenico Garofalo (avvocato Luca Russo), 43 anni, di Benevento, Ciro Novi (avvocato Gerardo Giorgione), 43 anni, di Roccabascerana, Gianfranco Viglione (avvocato Fabio Tulimiero), 55 anni, di Summonte, ed una all'obbligo di dimora: Angelo Pagnozzi, (avvocato Francesco Pagnozzi), 34 anni, di Pannarano. Misure poi attenuate e revocate.

Diverse le accuse contestate a vario titolo, a cominciare da quella riguardante i colpi di pistola che Garofalo avrebbe esploso, Il 5 luglio 2021, prima in aria, poi contro la porta dell'abitazione di un vicino della donna alla quale era stato legato sentimentalmente; un rapporto poi naufragato, una situazione costata al 43enne anche l'addebito di stalking.

L'altra vicenda, datata 6 luglio 2021,  è invece relativa ai colpi di pistola che sarebbero stati sparati, per reazione, in direzione della cucina della casa di Garofalo; un capitolo per il quale sono stati chiamati in causa Novi, Viglione e Pagnozzi, che sarebbero arrivati nella zona a bordo di una Bmw.

Nel mirino degli agenti del vicequestore Flavio Tranquillo era poi finito un giro di stupefacenti che sarebbe emerso durante il lavoro, supportato da intercettazioni telefoniche, sul doppio raid con armi da fuoco.

Nell'ottobre 2021 erano stati rinvenuti in un rudere lungo la strada provinciale, tra  Roccabascerana e la frazione Terranova di Arpaise,  16 chili di marijuana, sequestrati nell'occasione a carico di ignoti. Punto di partenza di un'attività investigativa che avrebbe consentito, anche attraverso l'escursione degli acquirenti, di ricostruire una serie di cessioni di 'roba'. Hashish, marijuana e cocaina pagate attraverso ricariche  immortalate con una foto inviata agli interessati.

Le altre cinque persone per le quali è stato chiesto il processo sono Monica V., una 52enne di Benevento, un 56enne di Santa Maria a Vico – Claudio D. L.-, una 30enne di Santo Stefano del Sole – Giuseppina C.-, un 52enne di Ospedaletto- Modestino D. A. - e un 45enne di Circello – Massimo R.-, che risponde solo di favoreggiamento, difesi dagli avvocati Carmen Gerarda Vetrone, Roberto Pulcino ed Ennio Napolillo.