Amalfi

Anche Amalfi dice la sua al convegno organizzato a Capri sul fenomeno del sovraffollamento che minaccia le destinazioni turistiche. A snocciolare le proposte per garantire un equilibrio nella qualità della vita dei residenti nei Comuni turistici, è stato il Sindaco Daniele Milano, che nel corso di un collegamento in videoconferenza ha illustrato il progetto presentato in occasione di una conferenza stampa svoltasi a Salerno il 4 settembre 2024. 

«Questa è un’occasione qualificata per parlare di temi che interessano molti Comuni turistici e credo che tra di noi ci sia la necessità di fare ordine tra alcuni concetti che spesso si mescolano tra loro confondendo anche l’opinione pubblica quando parliamo di questi fenomeni. - ha detto il sindaco Daniele Milano, delegato al Turismo per ANCI Campania - Trovo un po’ ipocrita che si guardi ai Sindaci con diffidenza e mi fa piacere che tra tutti i colleghi stimati che hanno parlato prima di me ci sia una linea comune nel poter avere quei poteri che consentono di svolgere la funzione primaria di un sindaco: ovvero il governo del territorio. In genere i Comuni sono classificati su basi demografiche e per numero di abitanti e su questo sono parametrati i servizi, gli standard e le possibilità di assunzione nei nostri enti. I Comuni turistici invece si trovano a fronteggiare per diversi mesi l’anno un’eccedenza di persone sul territorio, una permanenza sul proprio territorio di un numero di persone esponenzialmente anche superiore alla popolazione residente. Ad Amalfi e in Costiera abbiamo sviluppato molte proposte nel corso di questi anni, a cominciare dalla proposta di modifica del Codice della Strada per estendere il concetto di zona traffico limitato ad un ambito non soltanto comunale ma comprensoriale. Il problema che accomuna tutti è gestire l’eccedenza, cioè quei picchi in determinati momenti e in determinati luoghi del nostro territorio e non lo vogliamo fare con un’ottica tiranna. E per gestire questi problemi io ritengo che sia necessario dare più poteri ai sindaci per governare quei fenomeni ma senza escludere nessuno perché il problema non sono i turisti ma l’organizzazione dei flussi. Ad Amalfi abbiamo varato un sistema denominato Info Parking Amalfi che attraverso il cellulare consente il monitoraggio in tempo reale dei posti auto disponibili nella nostra città. Con lo sviluppo di una zona a traffico limitato territoriale sarà possibile dare un’informazione in tempo reale alle persone su quali siano le località che hanno spazio per accogliere. Sfruttando la tecnologia riusciremo a dirottare i flussi sul territorio togliendo le eccedenze a chi è già pieno e che si trova in difficoltà da surplus e deviando quei flussi su chi invece ha spazio per accogliere». 

Dopo i saluti del Sindaco di Capri Paolo Falco e del Ministro del Turismo Daniela Santanché, sono intervenuti l’europarlamentare e già Sindaco di Firenze Dario Nardella, il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il Sindaco di Imperia e vicepresidente nazionale ANCI Claudio Scajola, il Sindaco di Positano Giuseppe Guida, il Sindaco di Anacapri Francesco Cerrotta, l’Assessore al Turismo della Regione Campania Felice Casucci e l’Assessore al Turismo di Taormina Jonathan Sferra.

Il Sindaco Milano ha poi rilanciato la proposta di disciplinare il fenomeno dell'extra alberghiero e delle locazioni brevi. «Nell'ultima assemblea di Anci Campania del 2 settembre 2024 mi sono fatto promotore di una proposta: quella di consentire ai sindaci di disciplinare il fenomeno dell'extra alberghiero e delle locazioni brevi - ha aggiunto il primo cittadino di Amalfi - Lo dico da liberale e quindi consapevole delle limitazioni che si opporrebbero alla proprietà privata: credo che sia necessario per un Sindaco avere quel governo del territorio e quindi consentire che ci sia un corretto equilibrio tra residenti, persone che lavorano e persone che scelgono questi luoghi per le proprie vacanze. Ad Amalfi siamo passati da 5500 abitanti nel 2001 a 4600 abitanti di quest’anno e i posti letto, generalmente intesi tra alberghieri, extra alberghiere e da fitti brevi, sono passati da 2500 a 4500 in appena 13 anni. Si sta verificando un fenomeno un po’ anomalo per cui le aziende hanno necessità di trovare più lavoratori ma intanto i residenti stanno andando via quindi li dobbiamo prendere da fuori provincia da fuori regione da fuori nazione e trovargli delle case sul posto per dargli ospitalità. Così le aziende non pagano più soltanto uno stipendio ma dovranno pagare anche vitto alloggio. E questa è la sclerosi del sistema. E se si erode una comunità, chiudono i negozi di vicinato e si formano le pluriclassi nelle scuole e attentiamo all’autenticità del luogo. In questo caso noi non stiamo facendo il bene di una località turistica». 

Insomma, evitare lo spopolamento è una priorità per i Comuni turistici. «I turisti, come ha detto il collega Luigi Brugnaro, scelgono questi luoghi anche perché c’è una vita e un’autenticità e non possono diventare dei parchi a tema - ha proseguito il Sindaco di Amalfi - La proposta è questa: consentire, oltre il superamento di una certa soglia tra la popolazione residente e il numero di posti letto turistici disponibili in una località, la possibilità ai sindaci quindi una facoltà non un obbligo, di poter limitare la materia. Chi oppone il tema della proprietà privata dovrebbe sapere che oggi, ad esempio, se si ereditasse un palazzo in pieno centro ad Amalfi non si potrebbe aprire un albergo perché lo vietano gli strumenti urbanistici. Però in quel palazzo si potrebbero fare tranquillamente 20 tra attività extra alberghiere e locazioni brevi. Ribadisco, non ce l’ho con nessuno e soprattutto non criminalizzo chi fa un’ottima attività di ospitalità extra alberghiera, ritengo però che sia non corretto continuare a saturare un luogo che inizia a soffrire sotto vari punti di vista di una serie di dinamiche che mettono in crisi il tessuto sociale della comunità. La proposta di gestire l’extra alberghiero l’ho lanciata a settembre quindi sono proposte che facciamo da anni in realtà per il sovraffollamento e soprattutto per la congestione da veicoli abbiamo già fatto delle scelte molto impopolari: nel 2022 abbiamo eliminato il parcheggio dei bus turistici dal lungomare di Amalfi rinunciando a 1 milione e mezzo di euro di entrate. Gli operatori potranno immaginare cosa significhi una misura del genere che nelle prime settimane ha messo in crisi anche se apparentemente tutti gli operatori che ruotavano attorno a questo movimento. Gli operatori si sono riorganizzati e noi dobbiamo essere in grado di dire alle persone che si può venire nei nostri luoghi, devono venire nei nostri luoghi, magari è da evitare che arrivino in determinati orari». 

Amalfi per questo annuncia una nuova riorganizzazione: «A partire dal prossimo anno contingenteremo l’arrivo di bus ed Ncc sul territorio nelle fasce orarie più congestionate - ha annunciato il Sindaco Daniele MIlano - Al tempo stesso abbiamo avanzato una proposta per dedicare un’area con prenotazione per l’arrivo dei charter marittimi e lavoreremo insieme alla Regione Campania e ai vettori del trasporto pubblico marittimo per organizzare il molo di Amalfi da cui transitano 1 milione di persone per ogni stagione come se fosse uno scalo ferroviario. Noi dobbiamo dare anche un servizio: queste persone oggi sono dotate tutte quante di un cellulare e quello che passa attraverso il cellulare viene raccontato a una platea universale. Ho sentito parlare di destagionalizzazione ma il nostro Comune sta già facendo delle cose importanti: noi da 10 anni imponiamo un piano di aperture a turno a bar e ristoranti, garantendo un presidio anche nei mesi invernali. Prima c’era l’abitudine di chiudere le porte all'unisono e abbiamo garantito l’apertura dell’infopoint turistico per tutto l’anno e nei mesi invernali da novembre a marzo è possibile raggiungere Amalfi con tariffe di parcheggio sensibilmente più convenienti di quelle solite».

Infine la proposta di dare ai Comuni turistici maggiori poteri per quanto riguarda l’assunzione di agenti di polizia municipale stagionali. «Questo è un altro tema importante perché c’è una legge dello Stato che impone ad ogni ogni Comune di poter spendere non oltre una certa cifra per assumere personale a tempo determinato - ha concluso il Sindaco di Amalfi - Però noi ci troviamo sul territorio con 15.000 persone e appena due/tre agenti di polizia municipale e pur avendo i soldi in tasca per far fronte a queste necessità non li possiamo spendere perché esiste questa legge che è, come dire, orizzontale, quindi interessa tutti i Comuni da Sondrio a Siracusa. Questi sono gli strumenti su cui bisognerebbe dare maggiori poteri ai sindaci: Comuni particolari che gestiscono picchi particolari e che non possono essere agganciati a quelle dinamiche demografiche generali che invece riguardano la totalità dei Comuni».