Grottaminarda

di Paola Iandolo 

"Tu non ti meriti di vivere. Ti do un calcio, ti faccio saltare i denti. Levati la penna dalla bocca. Ti devi stare zitto". E ancora " chiamate i carabinieri che se lo portano a questo". Con queste espressioni la maestra A.C. di Gesualdo - insegnante di matematica scienze, tecnologia, musica e motoria -  si rivolgeva nei confronti dei bambini di seconda elementare. In particolare nei confronti di due bambini di soli sette anni. Di sovente li metteva "faccia al muro" e ripeteva "è ciuccio e non capisce niente" ... "qua non si gioca, vai a giocare in strada a casa non qua, non fare lo scemo". 

La violenza

La maestra li strattonava e li obbligava a sedersi con forza al loro posto, oltre ad utilizzare un linguaggio scurrile nei loro confronti. In un'occasione lo afferrava per la testa e lo faceva cadere dopo averlo strattonato e prese a schiaffi. 

La condanna 

Per queste condotte tenute in classe la maestra - difesa dall'avvocato Carmine Monaco - è stata condannata, al termine di una lunga istruttoria dibattimentale, a due anni e quattro mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali. La maestra dovrà anche risarcire i danni patrimoniali e non patrimoniali da liquidarsi in separata sede alla parte civile costituita -  difesa dagli avvocati Raffaella Giada Castaldo e Nicola Covino - di 3200,00. Ad emettere la sentenza il tribunale di Benevento.