Avellino

E’ un fiume in piena Gianluca Festa nella sua prima uscita pubblica. 

Ospite della sede dell’associazione Solofra Libera ha fatto disamina precisa di tutti i passaggi della sui periodo di amministrazione, senza tralasciare alcun particolare. 

“Mi hanno rubato la fascia ma l’affetto delle persone non sono riusciti a togliermelo. Io sarò sempre il sindaco della mia città, ha detto nel corso dell’incontro. 

“Ad Avellino è successo qualcosa di straordinario: c’è stato un sindaco accusato dei peggiori reati, eppure la città mi ha votato lo stesso e mi ha fatto vincere. E questo non capita mai. Le persone hanno creduto in me e non alle false notizie che sono state diffuse in campagna elettorale. Abbiamo fatto un’impresa senza precedenti e non posso non ringraziare uno a uno tutti gli avellinesi, così come il mio gruppo di eroi, le persone che ci sono state mentre altri sono scappati. Improvvisamente – denuncia – c’è stata una dissenteria di notizie. I rapporti tra magistratura e stampa vanno rivisti perché quest’ultima rischia di pagare a caro prezzo la sua complicità che è stata strumento di diffamazione. Io – rimarca – conosco bene la verità. Ci sono state ricostruzioni false, falsità e porcherie varie e intanto la città ha creduto in me. Ma chi ha detto tutte quelle porcherie dovrà ingoiarle. E quando succederà mi farò tante risate”.

Non manca un passaggio sulla sua gestione amministrativa nei cinque anni in cui ha indossato la fascia tricolore: “Ho guidato un gruppo di eroi che non si è limitato a sollevare le mani come accusa l’opposizione. Grazie a loro sono riuscito ad amministrare con scelte coraggiose, rivoluzionando la città. Ho cacciato i mercanti fuori dal tempio. La mia visione è così alta che non tutti l’hanno colta. Dopo cinque anni, avrei potuto vincere con il 70-80% dei voti, convincendo tutti sulla buona amministrazione, al di là del colore politico. Nessun avellinese avrebbe potuto lamentarsi. L’unico modo per fermarmi era un altro”.