Avellino

Nella sala Umberto Agnelli presso la Confindustria di Avellino è stato  presentato il rendiconto sociale 2023 Inps Avellino. Sono intervenuti alla manifestazione, portando il proprio contributo  il direttore della Confindustria di Avellino Crescenzo Ventre, la vice presidente dell’amministrazione provinciale di Avellino Laura Cervinaro, la presidente del comitato Regionale Inps Campania Camilla Bernabei, il direttore regionale dell’Inps Campania Vincenzo Tedesco, il Direttore della Sede Inps di Avellino Pierluigi Violante , il presidente del comitato provinciale dell’Inps Raffaele Tangredi e il componente del consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps nazionale Ignazio Ganga.

Ha condotto i lavori il segretario del comitato provinciale Gerardo Cipolletta. Erano presenti, i segretari generali provinciali della Cisl Fernando Vecchione, della Cgil Italia D’Acierno, della Uil Luigi Simeone e il segretario irpino dell'Ugl, Costantino Vassiliadis. Il segretario generale regionale della Fnp Cisl Antonio Maglio, rappresentanti dei patronati e degli ordini dei dottori commercialisti e consulenti del lavoro oltre una numerosa rappresentanza di funzionari dell’Inps.

Dopo gli interventi del vice presidente della Confindustria di Avellino, della vice presidente della provincia, della presidente del comitato Regionale dell’Inps Campania e del direttore regionale dell’Inps che hanno ribadito la funzione economica e sociale dell’Inps sia in campo nazionale che sul territorio invitando le forze sociali a contribuire a collaborare con l’Ente nell’interesse dei pensionati e dei lavoratori.

Nel prendere la parola il presidente del comitato provinciale dell’Inps Raffaele Tangredi  ha illustrato gli scopi del bilancio sociale 2023. Egli ha detto che Il bilancio sociale nasce da un principio di trasparenza della gestione, che l’Inps ha sempre perseguito fin dal suo operare. 

La sua missione  è sempre stata di solidarietà fra imprese e  lavoratori, fra le varie categorie dei lavoratori stessi e di responsabilità sociale nei confronti di tutti gli assicurati. Stendere un bilancio sociale vuol dire aprirsi alla società, mettere a nudo la propria azione per verificarne l’efficacia ed ascoltarne le critiche, per migliorarne l’azione. Egli ha detto che l’Inps è un pianeta aperto perché  confluiscono  lavoratori privati e pubblici, imprese ed enti, lavoratori autonomi e professionisti, cittadini e categorie sociali disagiate e quindi sorge la necessità di dare conto a tutti delle proprie azioni al di là  delle cifre che pure sono un sintomo di efficienza dell’Istituto.  Il presidente dopo aver affrontato le problematiche che incidono sul futuro dell’Istituto quali la denatalità ed il rapporto lavoratori attivi e pensionati, ha elogiato tutto il personale per gli obiettivi raggiunti sia in termini di efficacia dell’intervento sia in termini di efficienza in quanto le prestazioni vengono erogate entro 30 giorni dalla domanda pur avendo grosse carenze di organico.  

Il direttore della sede ha illustrato ed esaminato tutta la situazione socio economica della provincia partendo dal contesto demografico e dai fenomeni che la caratterizzano sia sotto il profilo economico che quello sociale, la situazione delle attività produttive ed il mercato del lavoro;gli obiettivi raggiunti in relazione ai servizi maggiormente richiesti dall’utenza, in particolare le prestazioni a sostegno del reddito e quelle per l’invalidità civile; poi ha  evidenziato le prestazioni erogate in materia di, disoccupazione ordinaria, Aspi, mobilità e maternità ,e cassa integrazione, ed infine ha illustrato la diminuzione  del contenzioso e l’aumento del 9% delle entrate dovute ad un aumento dell’occupazione e della lotta all’evasione contributiva.

La presentazione del bilancio sociale sul territorio, come sottolineato da Ignazio Ganga componente del consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps, ha raggiunto gli scopi che il Civ si era dato, deliberando di estendere questo strumento a livello territoriale. Creare un dibattito fra le forze politiche e quelle sociali, come è avvenuto oggi fra il presidente della Confindustria ed il presidente della provincia sulla situazione occupazionale di Avellino.

Partendo dall’analisi della popolazione , dall’andamento della natalità ed i dai flussi migratori e immigratori si capiscono i motivi di questa diminuzione della popolazione costante negli anni che, confrontato con i tassi di occupazione per genere ed età e con quelli di inattività per età,  danno il quadro di una provincia e quanto sia necessario intervenire sui processi occupazionali con la indicazione delle specializzazioni.

Per completare il quadro  della situazione economica Ganga ha commentato  l’analisi degli ammortizzatori sociali, il numero di coloro che hanno perso il lavoro, i tempi ed il numero della Naspi le ore di Cig utilizzati ed il numero dei beneficiari degli ammortizzatori sociali per sospensione del rapporto di lavoro. Egli ha detto che sono chiari indicatori alle organizzazioni sindacali della situazione lavorativa della provincia.

Ma anche l’analisi sociale è importante - ha continuato Ganga - partendo  dalle 103.417 pensioni erogate in provincia, con l’analisi degli importi per categorie si evince che oltre il 60% dei pensionati percepisce una pensione inferiore a 1000 € lordi e ci sono ben 29.005 indennità erogate per le inabilità fra invalidità civile ed assegni di accompagnamento che, uniti ai dati delle prestazioni per reddito di cittadinanza e pensioni di cittadinanza, danno nel 2023 il quadro della povertà della provincia.

Il bilancio sociale provinciale - ha concluso Ganga - non è uno strumento contabile dell’Inps di Avellino, ma è la fotografia, l’analisi della vostra realtà territoriale in una determinata data, e quello che si evince da questa analisi può preoccupare o meno a seconda dei dati che vengono analizzati dall’incontro fra le forze politiche e le organizzazioni sindacali .

Ha ringraziato infine il personale e ha detto che il Civ ha deliberato una serie di aggiornamenti professionali non solo per il personale ma anche per i componenti dei comitati provinciali.