Bonito

E' Bonito in provincia di Avellino una della parrocchie maggiormente danneggiare dai furti avvenuti nella stanza blindata del seminario vescovile di Ariano Irpino ad opera della suora arrestata dai carabinieri con l'accusa di furto pluriaggravato e violenza sulle cose.

Sono profondamente addolorati i fedeli del Santuario della Madonna della Neve di contrada Morroni.

La scoperta è stata fatta proprio da alcuni fedeli che non hanno più notato bracciali, collanine ed altri oggetti sul manto. Monili donati alla Vergine per grazia ricevuta e richieste particolari inerenti spesso lo stato di salute. Tutto sparito.

In 200 anni l'oro era cresciuto notevolmente grazie alle tantissime donazioni, nessuno ha mai toccato nulla, in due mesi la sparizione di ben 54 pezzi pari ad oltre 8 chili.

Il mando era stato sempre custodito di padre in figlio in un forziere all'interno di un'abitazione privata poi la scelta di portare tutto nella curia vescovile e l'amara sorpresa. Fino ai primi di giugno ogni oggetto era al suo posto assicurano i devoti della Madonna. Poi la scoperta della mancanza di un braccialetto da parte di un fedele e l'avvio delle indagini da parte dei carabinieri. 

Una storia che resta comunque ingarbugliata e che ha generato nel tempo anche conflitti nelle varie comunità, a Bonito in modo particolare. E c'è anche chi è convinto che la madre superiora indagata non abbia potuto fare tutto da sola. Ma saranno le indagini, che non si sono affatto concluse a fare piena luce su questa penosa vicenda.