Erano accusati di falso con l'aggravante dello scopo di lucro, sono stati assolti perchè il fatto non sussiste. E' quanto deciso dal giudice monocratico Simonetta Rotili per Di. V. (avvocato Claudio Fusco), ortopedico, A. C. (avvocato Vittorio Fucci), carabiniere, e F. D. D. C. (avvocato Sergio Clemente), parente del militare. Tutti erano rimasti coinvolti in una indagine della Squadra mobile di Avellino centrata su fatti che si sarebbero svolti tra maggio ed agosto del 2018.
Nel mirino degli inquirenti tre certificati nei quali il dottore avrebbe attestato di aver visitato in altrettante occasioni il militare. Certificati che, a detta della Procura, sarebbero stati utilizzati per ottenere il risarcimento dei danni dopo un incidente stradale, nei quali sarebbe stata documentata una circostanza – le visite – che sarebbe risultata falsa.
Nel 2023 il rinvio a giudizio al termine di una udienza preliminare nel corso della quale era stata eccepita l'inutilizzabilità delle intercettazioni perchè disposte in un altro procedimento della Dda ed estrapolate dalla Procura sannita. Un'eccezione accolta invece dal giudice Rotili – è stata riproposta dall'avvocato Fucci – alla luce della recente sentenza con la quale le Sezioni unite della Cassazione hanno stabilito che le intercettazioni effettuate in un procedimento possono essere usate in un altro se entrambi i procedimenti sono stati iscritti dopo il 31 agosto 2020, come prevede la riforma Bonafede.