Napoli

Non so esattamente cosa sia accaduto alla mia città che espone nella piazza del suo Municipio un pezzo d'arte tanto sopraffina quanto incomprensibile, grottesca e, perfino comica.

Gaetano Pesce sarà anche un genio e io un ciuccio matricolato, ma so chi è per me e per i miei concittadini il grande guitto sbeffeggiante che alberga in tutti noi, Pulcinella, la maschera della sudditanza e della povertà assurta a simbolo di resilienza e libertà.

La statua in questione mi appare brutta ed equivoca, e neanche l'astrazione metafisica del suo autore la riscatta. A meno che quello che appare un fallo, non sia di gioco.