di Paola Iandolo
Era stato accusato di "indebita percezione di erogazioni pubbliche", perché nella domanda per ottenere il reddito di cittadinanza aveva omesso di dichiarare il saldo del conto-gioco online per un importo di più di centomila euro. Con queste accuse era stato rinviato a giudizio. Dopo una luna istruttoria dibattimentale è arrivata la sentenza di assoluzione emessa dai giudici del Tribunale di Avellino, in composizione collegiale che hanno accolto le richieste della difesa, rappresentata dall’avvocato Antonio Falconieri. La Procura aveva chiesto una condanna a due anni e sei mesi, ma i giudici collegiali lo hanno mandato assolto.