Foglianise

Il Pm aveva chiesto la condanna a 6 mesi, il legale di parte civile che venisse dichiarata la responsabilità dell'imputato ed una provvisionale per i familiari, ma il gup Maria Di Carlo ha accolto le conclusioni della difesa ed ha assolto, perchè il fatto non sussiste, al termine di un rito abbreviato, il dottore Orazio Vetrone (avvocato Raffaele Scarinzi), 62 anni, di Foglianise, accusato di aver causato la morte di un paziente.

La vicenda risale alle 4 del 2 ottobre 2020 quando presso la guardia medica di Castelfranco in Miscano, dove Vetrone era in servizio, si era presentato un 68enne con difficoltà respiratorie ed un dolore toracico che si irradiava fino al braccio ed alla spalla sinistra. Secondo gli inquirenti, pur avendo contezza che i segni potessero far prevedere un evento cardiaco acuto, il sanitario non gli avrebbe fornito l'indicazione corretta: ricoverarsi d'urgenza, con trasporto in ambulanza, in ospedale.

Lo avrebbe rimandato a casa prescrivendogli un elettrocardiogramma “di controllo”. Una volta nella sua abitazione, il malcapitato era stato colpito da un infarto e alle 5.30 era deceduto. La denuncia di moglie e figli, rappresentati dall'avvocato Vincenzo Propenso, aveva dato il là ad una inchiesta che si era chiusa con la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, alla quale si erano opposte le parti offese, ottenendo l'imputazione coatta di Vetrone. Che, da parte sua, aveva rivendicato sempre la correttezza del suo operato, ricordando di aver fatto tutto ciò che era possibile – visita ed accertamenti-e di aver indicato al 68enne la necessità di raggiungere subito la sede del 118 a Ginestra degli Schiavoni, dove avrebbero potuto praticargli un Ecg che avrebbe confermato o escluso– in questo senso, un esame “di controllo”- un problema cardiaco, e trasferito al San Pio. L'uomo era invece rientrato presso il suo domicilio, dove si era poi sentito male, rendendo inutili le manovre rianimative fatte dallo stesso Vetrone, nel frattempo allertato, e dal 118.