Leader indiscusso. Ci ha messo pochissimo Gian Marco Ferrari non solo per registrare la difesa della Salernitana ma anche per diventare uno dei leader silenziosi della Bersagliera. Il 32enne emiliano, arrivato svincolato dal Sassuolo, è diventato sin da subito un pretoriano di Martusciello. E i numeri stanno dando ragione al mister ischitano che in campionato non ha mai rinunciato all’ex Sassuolo, protagonista nella striscia di tre partite senza subire gol. E con quella chiusura a tempo scaduto su Henry al Barbera di Palermo che vale quanto una prodezza.
“Stiamo lavorando tanto e posso dire che vedo una squadra importante – le parole di Ferrari in un’intervista rilasciata in esclusiva al Corriere dello Sport -. "Come è nata la trattativa? Ringrazio il direttore Petrachi e mister Martusciello perché mi hanno fatto sentire importante. Poi conoscendo i tifosi mi è parsa la soluzione migliore. Nell’ultimo anno e mezzo non mi sentivo più al centro, qualcosa si era rotto. Qui ho l’occasione per togliermi tanti sassolini dalle scarpe".
Per Ferrari il ritorno in serie B non è stato un problema: "Non ho pensato al salto di categoria, avrei preso tutto sottogamba. Non sono un calciatore che può fare la differenza se stacca con la testa. Quello che stiamo facendo mi piace, per il gruppo che c’è, per la solidità che vogliamo trovare. Dopo una retrocessione non devi farti ossessionare dall’idea di tornare subito in A. Obiettivo? Non voglio dirlo. Spero anche nel rinnovo ma non so se chiuderò la carriera a Salerno”.