Lo hanno affrontato in moto, pistola in pugno per rapinarlo della borsetta che aveva tra le mani e dopo una colluttazione hanno sparato alcuni colpi d'arma da fuoco di cui due in maniera spietata contro di lui, uccidendolo. E' la tragica fine di Padre Christophe Komla Badjougou, in Camerun a Yaoundé, dove si era recato per ritirare alcuni documenti per poi ritornare in Italia.
Padre Christophe faceva parte dell'associazione dei Silenziosi Operai della Croce ispirata al Beato Luigi Novarese la cui casa madre si trova ad Ariano Irpino nel Santuario Valleluogo, dopo l'approvazione canonica avvenuta del compianto Vescovo Pasquale Venezia, avvenuta nel 1960.
Una notizia tristissima che ha scosso profondamente la comunità religiosa arianese e i vari gruppi sparsi nel mondo.
Una figura carismatica sempre presente alle varie ricorrenze del Santuario arianese e all'assemblea generale negli anni della sua permanenza in Italia. E' addolorato a Valleluogo innsieme a tutta la comunità religiosa e alla gente padre Apollinaire Domara che è anche il cappellano dell'ospedale Frangipane-Bellizzi di Ariano Irpino. Amico fraterno di Michele Dotolo con il quale ha condiviso insieme momenti di gioia e fede tra cui la bellissima esperienza del pellegrinaggio a Monte Sant'Angelo, con un folto gruppo di arianesi, nella suggestiva grotta di San Michele Arcangelo il 10 dicembre del 2017 in una domenica innevata tipicamente natalizia.
Padre Christophe, originario del Togo, era stato ordinato sacerdote nel 2013 presso la cattedrale di "Nostra Signora della Trinità", ad Atakpamé, per conto dell’associazione.
Diventato membro effettivo dei Silenziosi Operai della Croce nel 2014 ed inserito nella comunità di Mouda, ha esercitato il proprio ministero come formatore e come parroco della parrocchia di Zouzoui nella diocesi di Yagoua, in Camerun.
Così Vescovo della diocesi di Yagoua presso cui era in servizio don Christophe, Mons. Barthélemy:
"In questo momento di così grande prova per la famiglia biologica e quella spirituale del nostro Fratello Christophe, ringraziamo chiunque ci è e ci sarà vicino con la propria preghiera: per il suo riposo eterno, e perché, come ieri qualcuno ha ricordato, «il suo sangue sia seme di nuovi cristiani». In una rinnovata fecondità di tutto il nostro operare".