Il Napoli è tornato al lavoro ieri senza i 12 nazionali impegnati nelle varie convocazioni. Conte dovrà allenare un gruppo praticamente dimezzato almeno per una settimana, visto che la rosa dovrebbe tornare completa soltanto giovedì prossimo. Nel mirino c'è la trasferta in casa dell'Empoli del prossimo 20 ottobre, ma già domani i primi nazionali scenderanno in campo, tra cui gli italiani Raspadori, Buongiorno e Di Lorenzo per la Nations League, così come Rafa Marin con la nazionale under 21 spagnola. Come sempre, Conte terrà le dita incrociate perché il pericolo infortuni incombe, soprattutto in questo periodo dove tanti giocatori si sono fermati per problemi fisici.
Ma col calcio giocato fermo, torna alla ribalta la cronaca: il difensore azzurro Juan Jesus, già protagonista nei mesi scorsi della disputa con Acerbi per presunte offese razziste, si è sfogato sui social denunciando il tentativo di furto della sua auto. "Mi hanno pedinato per un mese. In questa città non mi sento più al sicuro", ha scritto il brasiliano sul suo profilo Instagram, segnalando di aver trovato dei geolocalizzatori nella propria vettura, che i ladri non sono riusciti a rubare. L'ennesimo episodio di cronaca ai danni dei calciatori, colpevoli (loro malgrado) di disporre di beni di lusso che fanno gola ai malviventi. Così come capitò all'attaccante Neres, che dopo la partita col Bologna fu derubato di un prezioso orologio mentre era in un van assieme ad altre persone.