di Paola Iandolo
I presunti autori, padre e figlio, del delitto di Felice Lippiello potrebbero essere giudicati con rito abbreviato. Dopo la richiesta di giudizio immediato accolta dal Gip del Tribunale di Avellino e firmata dal pm Cecilia Annecchini nei confronti di S. C, e F. C., detenuti dal 19 febbraio ed accusati di omicidio preterintenzionale dopo la riqualificazione del tribunale del Riesame, la difesa, rappresentata dagli avvocati Antonio Falconieri e Francesco Pecchia, ha optato per il rito alternativo. La decisione verrà resa nota il tre dicembre. Solo allora si saprà se i due imputati verranno ammessi al rito premiale, che prevede uno sconto di un terzo della pena.
La ricostruzione
L'omicidio del 54enne Felice Lippiello avvenne al culmine di una lite il 9 febbraio scorso. L'aggressione avvenne nel cortile dell'abitazione di Lippiello. Il 54enne venne colpito con una coltellata alla gamba. Nonostante i soccorsi immediati, Lippiello morì durante la corsa all'ospedale.
Accertamenti antopometrici
Nei mesi scorsi i militari del Ris, coadiuvati dai militari della Compagnia dei Carabinieri di Baiano, hanno eseguito per circa due ore e alla presenza anche dei legali dei due indagati degli accertamenti irripetibili con speciali telecamere nel cortile dove avvenne la lite e l'accoltellamento. Il tutto per ricostruire la scena del delitto. Dati e numeri che sono stati confrontati con le sembianze fisiche dei due indagati ristretti nel carcere di Bellizzi Irpino.