“Carcere, parole in libertà” è un’iniziativa che consente ai detenuti di partecipare attivamente alla conoscenza e al dibattito sulle problematiche della società favorendo il percorso rieducativo e di reinserimento sociale e, per questo, siamo fieri di poterle dare seguito attraverso il rinnovo del Protocollo d’intesa”. E’ quanto ha affermato il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Campania, Samuele Ciambriello che, nella “Sala multimediale” della sede del consiglio regionale della Campania, ha tenuto una conferenza stampa sul tema, che ha visto la partecipazione del presidente del consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, e dei firmatari del protocollo d’intesa, ovvero il presidente della Fondazione Polis don Tonino Palmese, il presidente della Fondazione Banco di Napoli, Orazio Abbamonte, il direttore del “Il Mattino”, Roberto Napoletano, la direttrice del carcere di Secondigliano Giulia Russo e il direttore del carcere di Poggioreale Carlo Berdini.
“Grazie a questo progetto, finanziato dalla Fondazione Banco di Napoli, dal lunedì alla domenica il quotidiano “Il Mattino” invierà copie del giornale agli Istituti di Poggioreale e Secondigliano ed i volontari continueranno ad incontrare, una volta a settimana, i detenuti per discutere e redigere insieme un articolo da pubblicare - ha aggiunto Ciambriello -. In questo modo, i “diversamente liberi”, che hanno partecipato attivamente al progetto, sono diventati nel corso di questi due anni “giornalisti” sportivi, di cronaca, opinionisti, e partecipato al dibattito sociale”.
“Dare la parola a chi è recluso è un riconoscimento di dignità e dare la possibilità di scrivere sulle pagine del Mattino consente di oggettivizzare ed interiorizzare le problematiche sociali contrastando l’esclusione sociale e contribuendo al reinserimento sociale dei detenuti”, ha evidenziato Abbamonte.
“La Fondazione Polis partecipa a questa iniziativa perché, tra i propri scopi, ha quello di far incontrare il mondo delle vittime con quello dei colpevoli e di far “uscire” entrambi dalle proprie condizioni – ha sottolineato Palmese - , in questa ottica, l’iniziativa “Carcere,parole in libertà” ha un profondo significato teso a favorire il pieno coinvolgimento sociale”.
“Il Mattino ha aderito a questo progetto per il suo valore sociale – ha spiegato Napoletano – perché il carcere è il luogo dove il detenuto, a seconda del reato commesso, deve scontare la pena prevista, ma è anche il luogo dove va garantita la dignità e la volontà di ricostruirla nell’ottica del suo reinserimento sociale”.
Sul valore sociale e culturale dell’iniziativa e sulla notevole attenzione e partecipazione che ha suscitato nelle persone detenute si sono soffermati, nei loro interventi, i direttori delle carceri di Secondigliano e di Poggioreale, Russo e Berdini.
Infine, il presidente Oliviero ha sottolineato “il valore del lavoro svolto dal Garante regionale dei Detenuti e la forte attenzione del Consiglio Regionale per il tema, già oggetto di un intenso confronto in occasione della presentazione del Rapporto annuale sullo stato della detenzione in Campania” ed ha evidenziato “la positività dell’iniziativa “Carcere,parole in libertà” in quanto occasione per i detenuti di esprimere il proprio pensiero e di partecipare al dibattito della società campana”.