Avellino

La riforma Nordio ha i suoi effetti anche in Irpinia. E cosi si registra il primo caso di “avviso di arresto”, un interrogatorio preventivo anche al tribunale di Avellino. La Procura ha, infatti, chiesto al gip l’applicazione di una misura cautelare nei confronti di alcune persone indagate per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti, una delle fattispecie per cui insieme ai reati di pubblica amministrazione e’ previsto che vi sia l’interrogatorio preventivo.

Evidentemente non potendo ritenere che nella vicenda ci fosse un concreto pericolo di fuga o di inquinamento delle prove (i due elementi per cui esiste la possibilità di applicare la misura “a sorpresa”), bensì solo di reiterazione del reato, come prevede la “riforma Nordio”, l’indagato deve essere avvisato almeno cinque giorni prima della comparizione davanti al magistrato (Il Gip nel caso di misure domiciliari, un collegio di magistrati nel caso di misure in carcere).

La norma modificata è quella prevista dall’art.291 c.p.p., dopo il comma 1-ter, la riforma ha inserito cinque nuovi commi, che hanno introdotto la nuova disposizione. Si prevede infatti che il giudice, prima di disporre la misura cautelare, proceda all’interrogatorio della persona sottoposta alle indagini con le ordinarie regole fissate per l’interrogatorio  solo qualora la misura sia finalizzata a soddisfare il pericolo di commissione di ulteriori reati (la cosiddetta reiterazione). È prevista una deroga alla regola per i delitti di omicidio, mafia, terrorismo, violenza sessuale o, comunque, gravi delitti commessi con uso di armi o con altri mezzi di violenza personale.

Si tratta di una anticipazione del contraddittorio in genere avviato dopo l’esecuzione “a sorpresa” delle misure cautelari. Il Gip dovrà ora decidere (sulla tempistica la nuova norma non impone dei periodi specifici) se accogliere o meno le richieste della Procura.