Nell’estate del 1587, 115 coloni inglesi si insediarono sull’isola di Roanoke, nella costa orientale degli Stati Uniti. L’obiettivo era fondare un insediamento permanente, ma quello che sarebbe dovuto essere un nuovo inizio si trasformò in un enigma che ha sfidato storici e ricercatori per oltre quattro secoli. Quando John White, il governatore della colonia, ritornò in Inghilterra per cercare rifornimenti, non immaginava che il suo ritorno a Roanoke, tre anni dopo, avrebbe segnato la scoperta di un enigma indecifrabile: la colonia era sparita.

L’intera comunità di coloni era svanita senza lasciare tracce, se non per una parola incisa su un albero: “Croatoan”. Questo termine si riferiva a una tribù indigena locale e a un’isola vicina, ma non vi erano segni di violenza o lotta. Le case erano state smantellate con cura, e il tutto lasciava intendere che i coloni avessero avuto il tempo di organizzarsi. Ma per andare dove?

Le teorie sulla scomparsa sono molteplici. Alcuni sostengono che i coloni si siano uniti ai Croatoan, tentando di integrarsi con la popolazione indigena per sopravvivere. Questa ipotesi è supportata da alcune testimonianze successive di esploratori che avrebbero avvistato nativi con tratti europei. Altri pensano che i coloni siano stati vittime di una carestia o di un attacco nemico, o che siano stati costretti a fuggire per sopravvivere a difficoltà impreviste.

Non mancano le interpretazioni più misteriose, come quella che ipotizza che i coloni siano stati travolti da una tempesta e siano finiti in mare su una piccola imbarcazione, naufragando poi senza lasciare traccia. Negli ultimi decenni, sono stati ritrovati alcuni oggetti che potrebbero essere legati ai coloni, ma nessuna prova è stata finora definitiva.

L’ombra della parola “Croatoan” continua a gettare mistero su questa vicenda, alimentando teorie e leggende. Roanoke è diventata un simbolo delle sfide e dei pericoli legati alla colonizzazione del Nuovo Mondo, ma anche un monito sulla vulnerabilità umana di fronte a un territorio sconosciuto e inospitale. E, nonostante i progressi della ricerca storica, il destino dei coloni di Roanoke resta un enigma che resiste al tempo.