Benevento

Questa mattina presso la sede Uici (Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti) di Benevento (via Munanzio Planco) l'incontro voluto dall'assessore all'Urbanistica MollyChiusolo, dalla dirigente Moretti e le associazioni rappresentative dei disabili visivi, Uici e Univoc di Benevento, teso ad approfondire gli interventi del piano PEBA ( Piano Eliminazione Barriere Architettoniche) del Comune di Benevento, grazie agli elaborati dell'architetto Fiore e nel rispetto dell'ottica di una urbanistica partecipata, prevista dalla pubblica amministrazione di B3nevento e dal sindaco Clemente Mastella.

Da subito si è rivelata chiara la competenza e la professionalità dell’architetto Pasquale Fiore; “la sua sensibilità – spiegano dall'associazione - alle tematiche del sociale e all’autonomia dei disabili trovano conferma nell’immenso e minuzioso lavoro svolto e nel percorso ultra decennale con la Protezione Civile e con il Terzo Settore.

Non potevamo che essere collaborati da un esperto di eguale professionalità e sensibilità come l’ingegnere Simone Lavorgna, professionista della sicurezza ed esperto meticoloso, da sempre impegnato nel sociale e nella Croce Rossa, che visionando le tavole ha condiviso idee e proposte con il tecnico del PEBA”.

Utili anche i contributi della presidente Uici, Raffaela Masotta e della presidente Univoc, Clelia De Falco, che hanno esposto le difficoltà sulla mobilità dei disabili visivi e sulle barriere presenti nel territorio sannita.

Durante la riunione si sono toccati problemi e argomenti sensibili, la cui soluzione è ben riposta nell’animo degli attori dell’incontro, ognuno nutrito da alti propositi e da quella sana speranza in un territorio accogliente e armonioso ma soprattutto di efficace Accessibilità.

“Ci auguriamo – concludono - quindi che chi ha progettato possa continuare a seguire anche la realizzazione delle opere, per non vanificare con interpretazioni soggettive un lavoro così importante e tanto ben fatto. La generosa disponibilità e la spiccata competenza dei tecnici è di buon auspicio per la prossima realizzazione del piano che, speriamo, possa realizzarsi nel più breve tempo possibile, all’insegna dei molteplici contributi di una urbanistica partecipata e condivisa, degna della capillare rete sociale della nostra città”.