Era stato ucciso il 30 settembre scorso in pieno giorno nel centro di Napoli e davanti al figlio. Per l'omicidio di Luigi Procopio, 45 anni, ammazzato nella zona della Duchesca è stato fermato a Milano dalla Polizia Antonio A., 37 anni, parente di Procopio. Il movente, secondo gli inquirenti, un debito di appena 5mila euro, sulla cui natura sono ancora in corso accertamenti.
Il fermo è stato effettuato dagli agenti della Squadra Mobile di Napoli e dai colleghi milanesi con il supporto tecnico del Servizio Centrale Operativo.
L'indagato è stato sorpreso e fermato in un appartamento ed è destinatario di un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso nei giorni scorsi dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli che coordina le indagini.
Il presunto responsabile dell'omicidio, era già stato arrestato il 6 aprile 2022 dai carabinieri, su mandato della procura di Napoli Nord, per il tentato omicidio con arma da fuoco, avvenuto il 25 marzo 2022, ai danni della sua ex convivente, incastrato peraltro dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza.
Il fermo del presunto killer di Luigi Procopio, secondo il procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, “è l'ennesima risposta a chi tende a paragonare Napoli a un Paese sudamericano, in modo dispregiativo. Ci sono sì fatti criminosi, anche in pieno giorno. Però c'è anche la risposta – ha rimarcato il numero uno della Procura di Napoli -. Ci sono i risultati. Però - ha tenuto ancora a sottolineare Gratteri a margine di un incontro con gli studenti a Casola - c'è il fattore umano, ci sono investigatori di primo piano nel distretto di Napoli, c'è gente in Polizia, tra i Carabinieri e la Guardia di Finanza di altissimo livello”.