Benevento

I tormenti senza soluzione di Modica, la voglia pazza di cambiare registro in trasferta di Auteri. Siciliani a confronto, uno di Mazara del Vallo, l'altro di Floridia, tra loro conoscenza e stima. Vigilie diverse nelle file delle due squadre: da capolista quella del Benevento, piena di problemi quella del Messina. Modica, che due settimane fa aveva persino rassegnato le dimissioni, ha iniziato questa nuova settimana di lavoro nel parcheggio dello stadio. Un po' per esigenza, un po', forse, anche per un pizzico di provocazione: “Il problema non è allenarsi nel campetto a 7, che è stato anche proficuo. Il problema è doversi scervellare per trovare una soluzione. Allenarsi nell’antistadio ti consente solo di fare un po’ di corsa. Poi, sembra che uno cerchi sempre giustificazioni, ma io vorrei solo allenare e non vivere queste vicende. Spero che la squadra non subisca un contraccolpo”, si sfoga il tecnico di Mazara, allievo prediletto del boemo Zeman. IlMessina, che generalmente si allena all'Ambiente Stadium di Bisconte, è costretto a dividere spazi e orari con le altre realtà cittadine che militano in categorie dilettantistiche. Una situazione che non va giù all'allenatore. In settimana si è anche dimesso il direttore generale Trimarchi. E al San Filippo la domenica spira sempre aria di contestazione nei confronti del presidente Pietro Sciotto. 

Però Modica stringe i denti, arriva il Benevento e dice che affrontare la capolista deve essere per i suoi ragazzi “una motivazione in più. Bravi i giallorossi, ma noi sappiamo che possiamo far bene e contrapporci a loro. Dobbiamo essere, però, capaci di dare tutto indipendentemente dell’avversario”. 

Don Gaetano ha svolto l'ultima seduta questa mattina all'Imbriani, ha lasciato ancora a casa Meccariello (problema lieve al soleo), ma ha recuperato Antonio Ferrara. Il ballottaggio sull'out di sinistra nella linea difensiva sta soprattutto nei dettagli. Ferrara sta bene, lui ha caratteristiche offensive, Viscardi, il suo omologo, è più portato alla fase difensiva. Conoscendo il tecnico di Floridia inizierà con l'ex tarantino. Il San Filippo non è liscio come un biliardo, ma ha misure standard e si può giocare bene in ampiezza. Auteri la vuole vincere questa partita, perchè se la sua squadra ha dei difetti, li riscontra per la maggior parte in trasferta: “Dobbiamo essere più continui nell'arco dei novanta”. Continui e “pragmatici”. Perchè giocare allo stesso livello delle gare casalinghe non sempre è possibile. Il tecnico dice che l'atteggiamento non è mai cambiato: uguale in casa e fuori. E' cambiata però l'efficacia della squadra, perchè le sue qualità tecniche si sublimano su un terreno perfetto come quello del “Vigorito”, ma si perdono un po' lontano da casa. 

Difficile, comunque, che Auteri faccia più di un avvicendamento: si parte come nella passata settimana, con la possibilità di cambiare qualcosa in corso d'opera. Ci sono giocatori importanti in panchina: Tosca per la difesa, Viviani e Agazzi per il centrocampo, Borello per la linea della trequarti, Lanini per l'attacco. C'è la possibilità di cambiare il volto della squadra in qualsiasi momento. E di cogliere finalmente quella vittoria convincente anche in trasferta.