"L’importanza del sito archeologico della Villa Augustea, di Somma Vesuviana, va oltre il mistero dell’Imperatore Augusto. Molto probabilmente, questa terra, ben 1600 anni fa, era la capitale del vino in Italia.
E’ un risultato sorprendente in quanto. Sabato 5 e Domenica 6 di Ottobre, il sito archeologico sarà aperto al pubblico dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 e 30 alle ore 17 e 30. In questo sito c’è il sistema di canalizzazione del vino creato in epoca romana, sezioni di canali di trasporto, vasca di pigiatura, celle vinarie in parte venute alla luce".
Lo ha dichiarato Francesco Mosca, Presidente della ProLoco di Somma Vesuviana, nel napoletano.
Siamo alla vigilia delle aperture straordinarie, al pubblico, della meravigliosa Villa Romana Augustea di Somma Vesuviana, che si svolgeranno dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 e 30, alle ore 17 e 30 di Sabato 5 Ottobre e dalle ore 9 e 30 alle ore 13 e 30 e sempre dalle ore 15 e 30, alle ore 17 e 30 di Domenica 6 Ottobre.
"In settimane di vendemmia e di visite straordinarie come non volgere un pensiero alle attività enologiche antiche testimoniate dallo scavo di Villa Augustea (II. Sec-V sec. d.C.). Crediamo che le comunità vesuviane settentrionali ancora non hanno colto appieno il valore delle scoperte archeologiche legate alla storia dell’enologia.
Imperatore o non imperatore lo scavo di Starza della Regina ci consegna un imponente edificio interamente adattato alla produzione del vino. Esempio unico. E’ da manuale dell’enologia antica. Probabilmente nel IV secolo, milleseicento anni fa circa – ha continuato Mosca - questa terra era la capitale del vino in Italia. Non si conoscono ancora le capacità produttive dell’impianto perché la cella vinaria è scoperta solo in piccola parte. Da quello che si intravede, sezione dei canali di trasporto, area della vasca di pigiatura, si viaggia su cifre impressionanti (trecentomila, quattrocentomila litri?).
Significa per esempio migliaia e migliaia di addetti, decine e decine di carri di trasporto, vigna inimmaginabile per estensione. E dove viaggiava tutto il vino prodotto? Verso Roma? Verso il nord Europa? Verso le coste del Mediterraneo?
E’ un tema da approfondire insieme a tutti gli altri che lo scavo giorno dopo giorno pone. La recente adesione del Comune di Somma all’associazione internazionale “Città del Vino” è un buon segnale. Il passato antico sta indicando forse la strada del futuro. Il mito di Dioniso, le statue di Somma, la cella vinaria romana, insieme alle cantine angioine ed aragonesi, descrivono per questo territorio un curriculum letterario invidiabile, maestoso. Ma degnissimo di attività correlate da incentivare".
Per raggiungere la Villa Augustea è possibile farlo con il treno, linea Napoli – Ottaviano – Sarno della Circumvesuviana e scendere alla fermata Villa Augustea. Il sito archeologico dista appena 200 metri dalla stazione ferroviaria. Per coloro i quali vorranno venire in auto, uscire a Pomigliano D’Arco sulla Napoli – Bari e seguire le indicazioni per Somma Vesuviana. Il sito archeologico dista appena 6 km dall’uscita autostradale. Coloro i quali vorranno venire in auto potranno anche uscire direttamente a Somma Vesuviana – Pomigliano D’Arco, sulla superstrada 268 in direzione Angri o direzione Napoli.
E la Villa Augustea è nel circuito della Settimana del Pianeta Terra, il Festival delle Geoscienze giunto alla XIIesima edizione.
"Somma Vesuviana è stata inserita nel circuito della Settimana del Pianeta Terra, il Festival delle Geoscienze, giunto alla XII edizione. Sarà Somma Vesuviana ad ospitare la passeggiata di geoarcheologia proposta quest’anno alla Villa Augustea a Somma Vesuviana dove gli scavi sono ancora in corso.
A Somma Vesuviana, nei pressi di Starza della Regina, si trova una villa che per la maestosità dei resti portati alla luce, si è ritenuto fosse appartenuta all’imperatore Augusto (morto presso Nola nel 14 d.C.) da cui il nome Villa Augustea. Le scoperte di queste settimane sono davvero sensazionali – ha annunciato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano - in quanto sono venute alla luce terme di epoca augustea che servivano ad alimentare un complesso termale privato, appartenuto ad un personaggio di grande rilievo. Il 5 di Ottobre, dalle ore 9 sarà possibile partecipare alla passeggiata geoarcheologica e vedere stratificazioni geologiche di eruzioni importanti come ad esempio quella del 79 d.C. e anche quella del 472 d.C. con un’occasione unica in grado di coniugare archeologia e geologia. E sempre Sabato 5 Ottobre ma anche Domenica 6 Ottobre, tutti potranno accedere alla Villa Augustea per immergersi nell’epoca augustea e non solo.
Aperture straordinarie con le guide della ProLoco saranno ad ingresso libero sia Sabato 5 Ottobre e sia Domenica 6 Ottobre a partire dalle ore 9.
Ben due saranno i grandi eventi alla Villa Augustea, da una parte la passeggiata geoarcheologica, prevista solo per Sabato 5 Ottobre e per la quale è necessario prenotarsi, dall’altra invece le visite con le guide della ProLoco e per le quali basta semplicemente recarsi al sito archeologico, sempre Sabato 5 e Domenica 6 Ottobre.
Ed ora lo scavo archeologico è anche ipogeo, con ambienti trovati nel sottosuolo di Somma Vesuviana. Un sito archeologico dal grande fascino e in grado di raccontare quanto accaduto dopo il 79 d.C. ma ora anche il prima del 79 d.C. con testimonianze uniche come colonnati, pavimenti mosaicali, stratificazioni geologiche di eruzioni vulcaniche, affreschi con straordinarie storie, statue, celle vinarie, strutture imponenti e di grande portata. Ed ora il sito è anche con ambienti ipogei, portati alla luce nell’ultima campagna di scavo con il rinvenimento di statue di epoca augustea, terme di epoca augustea che dovevano alimentare un complesso termale di epoca augustea.
Continue sorprese, perchè sono venute alla luce, in queste settimane, terme di epoca augustea, ambienti ipogei. Il sito archeologico nella parte superiore racconta il dopo 79 d.C. ma nella parte ipogea racconta l’epoca anteriore il 79 d.C.